Primo appuntamento dell’anno con “Masterchef”. I venti concorrenti si presentano più agguerriti che mai, pronti ad affrontare quattro prove: Mystery Box, Invention Test, Prova in Esterna e Pressure Test. Giusto il tempo di accendere le luci e nella MasterClass emergono immediatamente antipatie e rivalità. La palma di “mal tollerata” spetta a Rachida. Il vittimismo e le lacrime facili della concorrente marocchina non infastidiscono solo il pubblico da casa che non perde occasione per bersagliarla sui social network, ma anche gli stessi aspiranti chef.
La prima Mystery Box mette in tavola finocchio, burro, una sogliola intera, asparagi, farina, uova, pomodorini gialli, zucchero, animelle di vitello e, sorpresa delle sorprese, dei bastoncini di liquirizia che scatenano il panico tra i concorrenti. I peggiori della prova, vinta da Michele C. (il capocantiere di Rozzano, ndr) sono Giovanna, Marco e la 18enne Margherita. A lasciare “Masterchef” è proprio la giovanissima che fa mea culpa definendo “terribile” il suo piatto a base di animella. Tra i giudici Bastianich è il più dispiaciuto, avendo preso a cuore la storia della ragazza con un passato segnato da problemi di peso.
L’Invention Test si apre con un interrogativo provocatorio: “Te la ricordi la tua prima volta?”. Ovviamente si parla di cucina e la domanda è una mera scusa per introdurre il piatto protagonista della seconda prova, ovvero spaghetti e polpette a rievocare l’infanzia di Joe Bastianich che torna volentieri indietro nel tempo: “Ero nel Bronx e avevo meno di 10 anni”. I giudici pretendono la perfezione e non promettono sconti. Al punto che Barbieri sentenzia: “Oggi voglio polpette perfette, e voglio un mappazzone”. Ad abbandonare il grembiule stavolta è Haeri, la più deludente della prova insieme a Giovanna e Rachida che tornano comunque in gioco.
Vincitore è l’altro Michele, l’operaio originario di Foggia che conquista anche la possibilità di comporre la squadra con cui scendere in campo per la prima Prova in Esterna. La location prescelta è il Collegio Universitario di Ghislieri a Pavia. La squadra blu capeggiata dal vincitore dell’Invention Test e quella rossa guidata da Enrica dovrà cucinare tre pietanze (un primo, un secondo e un sorbetto) ispirate a ricette cinquecentesche. I tre giudici si mettono in disparte. A decretare vincitori e vinti saranno per questa prova il Rettore e gli studenti del Collegio. La squadra rossa non convince e, mentre i blu esultano, si prepara ad affrontare la prova più difficile e stressante: il Pressure Test.
Ai concorrenti viene chiesto di riconoscere trenta diversi formati di pasta. Beatrice, Federico e Giovanna si salvano e tornano in balconata. Ai restanti sei tocca invece preparare a mano 80 grammi di garganelli a testa. Allo stop della prova Laura, Marco ed Enrica tirano un sospiro di sollievo, mentre Giorgio, Daniele e Alberto si giocano il tutto per tutto: quindici minuti per presentare i garganelli in un piatto condito con funghi e salsiccia. A casa va Daniele, il programmatore di videogame “terrorizzato” da Carlo Cracco.