CATANIA – Arte nobile e bistrattata quella dei maestri del copiato. Ci siamo passati tutti. Migliaia di studenti nella notte prima degli esami invece di stare a ripassare si prepareranno per copiare. Google ha sostituito il passaparola e gli studenti digitali s’affidano alle pagine facebook che elencano consigli e trucchi per copiare senza farsi beccare dai professori oppure ai video tutorial caricati su youtube che tra il serio ed il faceto hanno titoli più che espliciti: Il metodo degli auricolari wireless; Il metodo geniale del dizionario camuffa appunti e via dicendo. Sono lontani i tempi in cui ci si riempiva le tasche e i dizionari di foglietti in fotocopia ridotta oppure ci si distendeva per leggere il foglio del vicino di banco, oggi la realtà è futuristica e ci sono auricolari calamitati che si perdono nell’orecchio di chi vuole copiare, micro suggeritori in pratica che sono nascosti e invisibili. Il suggeritore, piazzato lontano dalla scuola, comodamente aspetta che nel web appaia la traccia del compito e poi svolge al posto del candidato la prova, che diventa così un facile dettato. Ci sono ovviamente gli smartphone più affidabili e competenti degli esseri umani, perché anche in questo caso è vero che l’intelligenza artificiale è esperibile nel quotidiano. Fare un elenco dei siti e dei blog che propongono metodi e vie per copiare è impossibile perché basta digitare su qualsiasi motore di ricerca “come copiare agli esami di maturità”, per vedere che le pagine indicizzate sono più di 200.000. Questo conferma la tesi che copiare a volte è forse più impegnativo che studiare, perché richiede certo fatica andare a spulciare tra questa moltitudine di consigli, quelli che valgono qualcosa da quelli che sono inutili (che anche nel fantastico mondo 2.0 ci sono quelli che le sparano grosse). A volte copiare è anche lecito, perché c’è una sentenza del CdS (N04834/2012REG.Prov.COLL) che ha riammesso agli esami una maturanda beccata con le mani nel palmare, dapprima esclusa la ragazza è stata poi riammessa grazie alla sentenza a sostenere l’esame (e speriamo che la lezione le sia servita). Ci sono poi siti web popolarissimi tra gli studenti (è il caso di scuolaZoo) che propongono anche il “Kit per copiare agli esami di maturità” (i prezzi variano a seconda che si scelga un kit economico o uno deluxe, dai 10 euro ai 59.90): dalla mitica maglietta bigliettino “completa di istruzioni, con stampate le formule di matematica” al “diario con cinque pagine di bigliettini già pronti”. Ma i gadget tecnologici alla 007 sono la vera novità e perciò ci sono le penne video, all’apparenza normali penne, che in realtà camuffano abilmente una micro videocamera ed un videoregistratore (tutto digitale of course). Ma i kit hanno anche riguardo verso i classici e così c’è anche “l’orologio bigliettino” (i venditori assicurano che sia temutissimo dai professori), in pratica una memoria che contiene foto e appunti in miniatura, pronti all’uso. Non è finita qui ovviamente, perché non potevano certo mancare le app (la più celebre è Maturapp), anche per queste c’è solo l’imbarazzo della scelta (però con queste il rischio di essere scoperti è alto, perché l’associazione nazionale dei presidi ha richiesto al ministero, di introdurre nelle aule i rilevatori di smartphone). Si capisce che gli studenti disperati che durante l’anno si sono impegnati poco, hanno oggi a disposizione infiniti modi per copiare. Il consiglio però è sempre uno e cioè: è meglio studiare e presentarsi all’esame preparati che arrivare col fiatone alla prova che una volta si chiamava di “maturità” e tentare di barcamenarsi tra app, tutorial e gadget tecnologici. Nel caso questi modi non dovessero essere risolutivi c’è sempre l’ultima speranza e cioè, sperare che il “secchione di classe” faccia alla vecchia maniera e passi la copia del compito ai più asinelli.
Le strategie hightech per non lasciare il foglio in bianco.
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