Ci sono affetti così vicini che nemmeno la lontananza può separarli. E legami che non possono essere spezzati. E parole per dire: anche se non ci sei, tu sei qui con me, con noi. Questa – raccontata dall’Ansa, con rispetto e delicatezza – è la storia di Stella, una ragazza morta in un incidente prima dell’esame di Maturità, la porta che attraversi per passare da un te stesso a un altro te stesso. Nemmeno la violenza del Coronavirus, con i suoi disagi, ha cancellato il rito.
Oggi i suoi compagni di classe del Liceo Classico Vincenzo Simoncelli di Sora (Frosinone) hanno voluto, nel nome di Stella, sostenere per lei l’esame di maturità. Un elaborato sull’amicizia e non poteva essere diversamente.
Stella era molto amata nella sua scuola che le ha anche dedicato il campo sportivo. A seguire l’esame sostenuto dai sette amici i genitori della liceale, mamma Irene e papà Gabriele. Alla fine papà e mamma hanno voluto anche la foto ricordo di fine anno, per portare il momento nel cuore. Come se la figlia, tanto amata, perduta e da ritrovare, fosse ancora qui.
Perché c’è un amore che resta amore e vive per sempre. Nonostante l’addio. (rp)