CATANIA – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni, emesso dalla V Sezione Penale del Tribunale etneo, per un valore di circa 15 milioni di euro nell’ambito di indagini in materia di usura ed estorsione. Tale attività rappresenta la prosecuzione e il consolidamento, sotto il profilo patrimoniale, dell’operazione, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che aveva condotto, nel febbraio 2014, all’arresto dei componenti di un’organizzazione criminale catanese riconducibile alla famiglia Bosco, nonché al sequestro preventivo dei beni provento delle attività illecite e a misure di prevenzione nei confronti degli indagati.
Il Tribunale del Riesame – sulla scorta di accurati approfondimenti investigativi condotti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Catania dai quali è emersa una netta sproporzione fra il valore dei beni e i redditi dichiarati dagli indagati – ha disposto il sequestro di 27 immobili (tre in più del precedente provvedimento e molti dei quali ubicati in zone residenziali della città), 10 tra autovetture, motociclette e scooter, nonché 5 società, comprese quelle di gestione dei tre punti vendita della nota catena di supermercati dei fratelli Bosco.
Tale intervento rafforza la strategia di aggressione delle disponibilità illecitamente accumulate da alcuni operatori dell’imprenditoria catanese. L’intero patrimonio, valutato in circa 15 milioni di euro, continuerà a essere gestito da un amministratore giudiziario, già nominato dal Tribunale, il quale garantirà la prosecuzione e il regolare svolgimento delle attività commerciali. Sono destinatari del provvedimento i componenti della famiglia Bosco (Giuseppe, cl. 78; Antonino, cl. 58; Giuseppe, cl. 22; Mario, cl. 55; Salvatore, cl. 60; Sebastiano, cl. 79) e Cuntrò Antonino, cl. 58.