Messaggio di Ilicic a Dybala |Palermo non si dimentica - Live Sicilia

Messaggio di Ilicic a Dybala |Palermo non si dimentica

Incrocio tra talenti che hanno scritto pagine importanti della recente storia rosanero. Segna il meno atteso, ma non esulta. E riceve l'applauso dei suoi vecchi tifosi. A testimonianza di un affetto reciproco non ancora sopito. Un'immagine che sembra anticipare quanto potrebbe accadere con l'argentino vestito di bianconero, tra qualche mese.

l'ultima al barbera: il commento
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PALERMO – La grinta di un ragazzo, le parole di un veterano e i numeri del campione. Paulo Dybala lascia Palermo ringraziando la città, rendendo merito a un club che in lui ha creduto anche quando niente sembrava potesse girare per il verso giusto e si proietta alla sua prossima avventura, con la maglia della Juventus. Praticamente nulle le possibilità di vederlo in campo contro la Roma, anche perché gli avversari ancora in corsa per un obiettivo di certo non intendono togliere la gamba se si rende necessario fermare il suo talento con l’extrema ratio del fallo. Lo ha dimostrato Savic, che non avrà in alcuna maniera tenuto conto dell’affare chiuso con la Vecchia Signora quando, a inizio ripresa, decideva di falciare l’argentino, costringendo la dirigenza rosanero a trattenere il respiro per alcuni secondi improvvisamente tramutatisi in un’eternità.

Il Palermo, come ribadito in sede universitaria da Zamparini, ha la necessità di vendere Dybala, pertanto all’”Olimpico” toccherà ad altri il compito di perforare la rete avversaria. Vazquez e Rigoni, in questo senso, saranno accomunati dall’identica aspirazione di portare a termine una stagione da protagonisti togliendosi lo sfizio della doppia cifra: una ghiotta opportunità per l’oriundo, un’occasione più unica che rara per il centrocampista di Schio. In crisi d’astinenza da esultanza, poi, c’è Belotti, vicino al bersaglio con un’incornata bocciata al varco d’ingresso della porta sotto la curva nord dal prodigioso intervento di Neto. Probabile un suo impiego dall’inizio nella sfida in programma nella capitale.

Contro la Roma saranno altri novanta minuti da dedicare, dunque, alle prove tecniche di trasmissione in vista del torneo venturo. Anche per dare continuità al discorso iniziato dallo staff tecnico contro la Fiorentina, tra graduali inserimenti e piacevoli conferme. In tal senso, positiva la prova di Mato Jajalo, al di là della sventola che aveva momentaneamente fissato il punteggio sull’1-1. Un altro perfetto sconosciuto richiamato in Italia da Iachini, dopo la fugace esperienza al Siena, e trasformato nell’ennesima scommessa vinta. Tanta buona volontà e un rendimento a corrente alternata, invece, per Della Rocca, schierato dall’allenatore di Ascoli Piceno al posto dello squalificato Chochev.

Nonostante indossasse la maglia viola, non è certamente passata inosservata la gara di Josip Ilicic. Con personalità e capacità di creare scompiglio in area avversaria, doti che a Palermo si erano viste solo a tratti, ha trascinato i suoi a un successo che mantiene vive le speranze di chiudere il torneo al quarto posto. La conclusione con cui ha fulminato Sorrentino dalla distanza rappresenta un pezzo di bravura da sempre nel repertorio dello sloveno, che ha strappato gli applausi del suo vecchio pubblico per la mancata esultanza, con tanto di commozione, e al momento di lasciare il campo. Quasi come a lanciare, seppur in maniera non certo volontaria, un messaggio al partente Dybala: puoi anche cambiare maglia, ma Palermo non si dimentica. E non ti dimentica.


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