MESSINA – La truppa giallorossa in quel di Fiuggi si fa potrebbe fare sempre più numerosa. Il direttore sportivo Vittorio Tosto ha chiuso un altro colpo, vale a dire il franco-serbo Maunel David Milinkovic, che già nella giornata odierna dovrebbe raggiungere i suoi nuovi compagni in terra laziale. Dopo le altalenanti esperienza con le maglie di Ternana, Lanciano e, soprattutto, Salernitana, il giovane centrocampista classe 1994 è a caccia di quella continuità che non è riuscito a trovare nella serie cadetta, da qui il si al Messina. Esterno sinistro adattabile anche a destra, Milinkovic è chiamato a dare qualità ed imprevedibilità alla manovra che ha in mente Valerio Bertotto.
Molto presto, il diesse peloritano dovrà concentrarsi sul reparto avanzato, vale a dire quello che ha visto gli addii più pesanti con i rifiuti di Tavares e Gustavo e la mancata conferma di Cocuzza. Il primo nome nella lista è quello di Demiro Pozzebon, attaccante romano che ha vissuto il suo momento d’oro tra i dilettanti con l’Olbia, fino a raggiungere sei presenze tra i cadetti con l’Avellino. Il quasi ventottenne è attualmente in forza alla Lucchese. Altro nome che piace è quello di Giuliano Regolanti, che nella passata stagione ha indossato le maglie di Matera e Prato.
Dal ritiro di Fiuggi intanto parla Jacopo Ferri, giovane talento della cantera della Roma, che lo scorso anno ha vestito per sette volte la maglia della Spal. 2Su di lui anche tanti club di Serie B, ma alla fine a spuntarla è stato il Messina: Avevo tante richieste, ma non appena è uscito fuori il nome del Messina non ho esitato, Scardina mi aveva parlato bene, è una piazza da Serie A, il mondo migliore per esaltare le mie caratteristiche.”. Nella sua esperienza tra le giovanili romaniste, Ferri ha avuto tanti maestri eccellenti come Montella e Tovalieri, due bomber di razza da cui si può solo imparare: “Ho appreso un po’ da tutti, Montella mi ha dato i suggerimenti giusti sotto porta, Stramaccioni è preparatissimo a livello tattico, mentre De Rossi è un vero padre di famiglia, che ci dava la carica giusta”.
Un jolly offensivo a totale disposizione di Valerio Bertotto: “Destra o sinistra è indifferente, ho giocato spesso sulla corsia mancina, mentre alla Spal ho giostrato da prima punta o come uno dei due attaccanti nel 3-5-2. “Ho segnato contro la Lupa Roma, subentrando nei cinque minuti finali e tre giorni dopo mi sono ripetuto contro il Mantova in Coppa Italia. Chiaramente avrei voluto collezionare qualche presenza in più, ma va bene così”.