MESSINA – La sanità messinese è in subbuglio da quando circola la notizia sulla chiusura dello storico ospedale Piemonte. La spending review si è abbattuta come una pesantissima clava sul nosocomio che si trova proprio al centro della città. La struttura in questi giorni è al centro di aspre polemiche. C’è chi sostiene che il Piemonte sia un ospedale poco efficiente, e chi al contrario si ribella sostenendo che si tratta di un’eccellenza. Nelle scorse settimane si è tenuta una manifestazione molto partecipata con i cittadini che sono scesi in prima linea per difendere il “proprio” ospedale. Tuttavia, i sindacati sospettano che dietro la chiusura possa celarsi qualche manovratore.
“C’è un disegno per la chiusura dell’ospedale Piemonte ed è quello che vogliamo sventare”, dicono i rappresentati del Comitato ‘Salvare l’ospedale Piemonte’. Cisl e Uil restano in prima linea nella lotta contro la chiusura del nosocomio di viale Europa e stanno programmando nuove iniziative per scongiurare la chiusura dello storico ospedale messinese. Il sospetto che qualcuno possa spingere per la chiusura, è supportato da uno scambio epistolare fra alcuni componenti del cosiddetto ‘tavolo tecnico della Sanità’, messo in piedi dall’amministrazione comunale proprio su sollecitazione dell’Asp, in vista della rimodulazione della rete ospedaliera cittadina. Infatti, Rosario D’Anna, primario di Ostetricia e Ginecologia al Policlinico, scrive testualmente in una mail indirizzata ai componenti dell’organismo. “Abbiamo già contattato Renato (Accorinti, ndr) con Ninni (Artemisia, ndr) proprio perché non si esponesse troppo ad una difesa inutile quanto dannosa del mantenimento del Piemonte, proprio in attesa che si pronunciasse il tavolo tecnico che dovrebbe riunirsi al più presto”.
La mail “incriminata” è finita sul tavolo dei sindacati e del Comitato ‘Salvare l’Ospedale Piemonte’, che temono possa esserci un disegno strategico volto alla chiusura del nosocomio per favorire altre strutture ospedaliere. A fare da arbitro in questa partita per la salvaguardia dell’ospedale cittadino, c’è il manager Michele Vullo, che ha l’esigenza di tagliare i costi dell’azienda ‘Papardo-Piemonte’. Esigenza che non può prescindere dalla rimodulzazione dei servizi. Intanto, il Comitato e i sindacati sono al lavoro per cercare di intraprendere una strada nuova per impedire la chiusura dell’ospedale. C’è infatti un disegno di legge all’Ars che vorrebbe l’accorpamento del nosocomio di viale Europa al Centro Neurolesi. La prossima settimana il ddl approderà in commissione Sanità per l’inizio della discussione. La deputazione messinese regionale sarebbe favorevole al progetto, anche se ci sarebebro da superare alcune piccole resistenze da parte di Filippo Panarello e Giuseppe Laccoto del Pd.
