PALERMO – Ormai è guerra totale: Miccichè azzera le Commissioni Parlamentari. La nota arriva fresca fresca dall’ufficio di Presidenza e sancisce una frattura ormai insanabile nella maggioranza. Il rimescolamento che riguarda esclusivamente le commissioni permanenti è destinato a fare discutere.
I frondisti (filogovernativi) sono furiosi e si limitano a fare trapelare che “si è verificato un grave corto circuito e che il presidente dell’Ars ha un grosso conflitto di interessi se utilizzi un ruolo istituzionale che presuppone terzietà per vendetta politica”.
Un punto di non ritorno per gli azzurri che rischiano di perdere tre presidenti: Savona, La Rocca Ruvolo e Pellegrino. Ma una crepa ancora più profonda per la maggioranza di governo che a sei mesi dal voto realisticamente assisterà inerme al ribaltone che porta la firma di una grossa coalizione di fatto che si è cementata a sala d’Ercole. Con l’opposizione che gongola.