PIAZZA ARMERINA (ENNA) – Ieri mattina Piazza Armerina si era stretta attorno al Papa e al suo messaggio di solidarietà; a sera, dopo le 21.30, un gruppo di tre ragazzi ha aggredito un gambiano di 23 anni, Jallow Salife, ospite del centro gestito dall’associazione Don Bosco e l’hanno lasciato sanguinante a terra nella centrale villa comunale nell’indifferenza generale.
Il giovane è stato aggredito prima da un giovane, poi ne sono sopraggiunti altri due. Sanguinante ha raggiunto il commissariato e da lì l’ospedale.
“In questi giorni alla villa Comunale ci sono alcuni stand per le degustazioni – dice la direttrice del centro di Piazza Armerina Samantha Barresi – e Jallow Salife era uscito con un suo amico per fare una passeggiata. Erano le 21.30. Jallow si era allontano dall’amico per fare una telefonata quando un ragazzo, dall’apparente età di 25-27 anni, lo ha aggredito stringendogli in collo e buttandolo a terra. Sono sopraggiunti altri due che hanno cominciato a sferrare calci e pugni e l’hanno lasciato a terra sanguinante senza che nessuno lo aiutasse”.
Il giovane migrante ha perso alcuni denti per i calci ma è riuscito ad attraversare la via principale e ha raggiunto il commissariato di polizia. “Non poteva parlare e aveva il volto tumefatto. La polizia – racconta ancora la responsabile del centro – l’ha accompagnato al pronto soccorso e ci ha avvisato. Non è la prima volta che succedono atti di razzismo. Tutto fa pensare che ci sia un gruppo responsabile di atti intimidatori nei confronti di migranti. Noi abbiamo denunciato il fatto”.
La denuncia su Facebook dell’associazione dell’Ennese, Don Bosco 2000, che si occupa anche di accoglienza: “Ieri, nel nel giorno della visita del Papa, tre balordi hanno pestato a sangue un nostro migrante. Si tratta di Salife, un giovane gambiano di 21 anni presente nella nostra comunità di Piazza Armerina. Salife è stato aggredito, gli hanno rotto i denti è stato preso a calci e pugni e gli è stato sottratto il cellulare che aveva con lui. Sono subito interventi gli operatori del centro, la mediatrice Edit Onome e la Coordinatrice Samantha Barresi che hanno passato la notte tra il pronto soccorso e la questura per denunziare il fatto alla polizia. Un gesto che purtroppo rispecchia il clima che si respira in Italia contro i migranti diventati l’unico problema del governo italiano”. “Dispiace – prosegue il post – che questo gesto arrivi il giorno della visita del Papa ad opera di alcuni balordi che colpiscono i più deboli. Salife, nonostante sia musulmano, ha una grande stima per Francesco e la mattina era stato ad accogliere il Santo Padre con gli altri migranti del centro. Ci sentiamoci un po’ isolati a combattere una battaglia sui diritti umani oggi molto difficile e complessa. Molto dicono di esserci vicini a parole ma ci sono lontani con i fatti. Tannti rimangono nel silenzio e sembra approvino simili gesti. Prendere posizione pubblica a favore dei migranti fa abbassare il proprio grado di popolarità. Ma noi non ci arrenderemo. Continueremo ad andare avanti e a difendere i nostri ragazzi migranti come Salife, che ormai si trovano spaesati e non riescono più a capire il motivo di tanto odio contro di loro”.