CATANIA – Sul tema dei migranti “questa mia visita in Sicilia non sarà certamente l’ultima. Stamane ho avuto modo di parlare con il capo del governo Gentiloni proprio per individuare insieme una soluzione comune a risolvere il problema degli arrivi. Sappiamo che la maggior parte dei migranti che arrivano, circa 90 mila, sbarcano qui in territorio siciliano”. Lo ha detto questo pomeriggio il candidato Spd alla cancelleria tedesca Martin Schulz durante la sua visita a Catania nel centro di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati “Villa Santa Maria degli angeli” di via Nuovalucello. A fianco del presidente del Partito Socialdemocratico di Germania c’erano il ministro dell’Interno Marco Minniti e il sindaco Enzo Bianco. “Tutti i paesi dovranno essere più solidali”, ha detto parlando ai numerosi giornalisti italiani e tedeschi presenti nel corso dell’incontro.
Quanto all’impegno e al ruolo dell’Europa ”l’accordo di Dublino 2 – ha detto – rimane in vigore, e quindi anche i paesi i cui confini sono esterni all’Unione europea devono farsi carico del problema dei rifugiati. È importante la riforma dell’accordo di Dublino, certo, però tutti i paesi dovranno essere più solidali in Europa e quindi dovranno partecipare alla ricollocazione dei migranti; Il ché non avviene al momento”, ha sottolineato.
Nel suo discorso, Schulz ha voluto rimarcare che “lo scorso anno la repubblica federale di Germania ha accolto molti rifugiati migranti provenienti da Italia , Grecia e Malta, contrariamente a quanto hanno fatto altri paesi dell’unione Europea. Il 2015 è stato un anno caratterizzato da una forte ondata di flussi migratori; è stato quindi molto difficile sia per l’Italia e sia per la Germania fare fronte a questa ondata così massiccia”.
Ma Schulz affronta inoltre il problema degli scafisti e del traffico di esseri umani, definendolo come “un sistema senza speranza dove criminali sfruttano i migranti, che noi dobbiamo invece trasformare nel sistema della speranza. Questo al fine di consentire un accesso che si basi sul principio della legalità”.
L’ex presidente del Parlamento europeo auspica infine una soluzione per migranti economici provenienti dall’Africa: “È necessaria una nuova strategia, una nuova politica in materia di immigrazione, con la possibilità di un accesso legale in Europa per questi migranti”.
A dare la parola all’ex presidente del Parlamento europeo questo pomeriggio è stato il ministro dell’Interno Minniti che ha subito iniziato sottolineando come “Catania abbia fatto molto in questi anni sul terreno dell’accoglienza e dell’integrazione. Siamo molto grati ai catanesi e ai siciliani, per la capacità di mettere in campo un progetto di accoglienza che tenga insieme umanità e anche possibilità d’inserire le persone dentro un tessuto fatto di amicizia, affetto e operosità. Questo è uno splendido centro per minori non accompagnati”.
Il centro di via Nuovaluccello è gestito dal Consorzio Il Nodo, già ente gestore dello SPRAR (Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Catania ed Acireale. “L’Italia è un paese – ha proseguito Minniti – che in questo ultimo anno e mezzo sta ospitando più di 25 mila minori non accompagnati e sta affrontando questa sfida come una sfida di umanità e civiltà”. E il ministro commenta la nuova legge sui minori non accompagnati approvata pochi giorni fa, “la consideriamo un riferimento non soltanto per il nostro paese ma per l’Europa. Considero quella legge un riconoscimento di un principio assoluto di civiltà. Sono orgoglioso di un paese che dice che di fronte un minore non accompagnato non solo non lo si respinge, ma lo si accoglie e lo si fa arrivare alla maggiore età nella serenità. Questo centro è l’esempio di come l’accoglienza si fondi anche sul principio del lavoro”. Il centro ospita infatti un grande orto, curato dai ragazzi, che produce ortaggi e piante officinali.
Per quanto riguarda la questione più in generale del controllo dei flussi migratori e della geografia che vede l’Italia in prima linea è “una partita del governo – ha detto – ma che nessuno può giocare da solo, è una grande questione che nessuno può affrontare da solo e nella quale nessuno può essere lasciato solo. In Schulz noi abbiamo un interlocutore”.
Ma la visita di Schulz non si è limitata al centro di accoglienza di via Nuovaluccello. Nel pomeriggio il candidato alla cancelleria tedesca si è recato al Porto, al Palazzo degli Elefanti e nel monumento dedicato ai migranti del cimitero monumentale della Città. “Chiediamo che la Germania non volti le spalle a questo fenomeno epocale, stando al nostro fianco nel far comprendere a tutti che qui si sta scrivendo, ancora una volta, la storia dell’uomo. Aiuti la Sicilia a reggere le bandiere della Civiltà, dell’Umanità, della Pace”, è infine l’appello di Bianco rivolto a Schulz.