“Una motovedetta della cosiddetta guardia costiera libica è intervenuta violentemente pochi minuti fa proprio mentre la Mare Jonio stava soccorrendo un’imbarcazione in pericolo in acque internazionali”. Lo fa sapere Mediterranea saving humans.
Gli spari durante i soccorsi
“I miliziani libici – prosegue la ong – hanno sparato colpi d’arma da fuoco in acqua e in aria, creando il panico e provocando la caduta in acqua di diverse persone. Il team della Mare Jonio sta recuperando e proteggendo i naufraghi. Chiediamo – aggiunge – che il Governo italiano intervenga subito per fermare i comportamenti violenti, pericolosi e criminali della cosiddetta guardia costiera libica”.
Interviene Bartolo
“Quanto denunciato dalla nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans è gravissimo. La testimonianza del capo missione Denny Castiglione è drammatica. Milizie libiche hanno sparato in aria e addosso ai gommoni di salvataggio per allontanare i soccorritori dell’ong impegnati in un’azione in acque internazionali su segnalazione di Alarm phone. La paura per gli spari ha determinato la caduta in acqua di diverse persone: 58 naufraghi sono stati messi in salvo dall’equipaggio di Mare Jonio. Non si sa ancora se ci sono morti”. È la denuncia dell’eurodeputato Pd Pietro Bartolo.
“Il governo italiano e l’Ue intervengano per ripristinare la salvaguardia dei diritti umani di chi chiede aiuto in mare, prima di dover piangere ancora morti e non solo tra i migranti ma anche tra chi presta soccorso nel Mediterraneo. – aggiunge – Da europarlamentare e da garante della Mare Jonio chiederò che il caso sia discusso con urgenza in Parlamento e che vengano prese misure per impedire il ripetersi di episodi come questo”.