La “casta” difende i privilegi a Milazzo. Il consiglio comunale ha bocciato la mozione, presentata da 18 consiglieri (primo firmatario Alessio Andaloro) per tagliare del 50% i gettoni di presenza. Il voto due sere fa in aula: 17 consiglieri contro la mozione, 12 favorevoli. Un voto arrivato dopo una serie di interventi che sembravano andare in direzione opposta: riduzione dei costi della politica locale, abolizione dei privilegi e altri argomenti simili. Poi il voto e la maggioranza ha respinto il documento. La motivazione? La mozione, secondo il consiglio, era illegittima, perché relativa anche alle indennità di risultato dei dipendenti comunali, regolamentati dal contratto nazionale.
I consiglieri comunali di Milazzo, quindi, si tengono i gettoni di presenza da 100 euro a testa, 35 euro in più dei colleghi romani, malgrado la denuncia del segretario comunale e il debito stratosferico del comune mamertino, già a rischio dissesto.