Minorenne rapinato a Villa Giulia | Arrestato un diciannovenne

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19 Giugno 2014, 09:17

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PALERMO – Avevano deciso di festeggiare la conclusione dell’anno scolastico trascorrendo una mattina all’aperto. Cinque ragazzi con un’età compresa tra i quattordici e i quindici anni si sono così recati alla Villa Giulia di via Lincoln e, seduti sulle panchine, hanno cominciato a sorseggiare una bibita: gli esami di terza media erano finiti. Avevano anche un pallone, volevano divertirsi un po’.

E, tra una chiacchiera e l’altra, stavano programmando l’estate ormai alle porte. La mattinata è però finita con una denuncia alla polizia e tante lacrime. L’addio alle scuole medie e il benvenuto alla stagione estiva, è stato segnato da momenti di terrore. A raggiungerli nella villa, infatti, tre giovani malviventi. Due appena maggiorenni ed un diciannovenne che con fare minaccioso hanno percorso i viali del giardino col chiaro obiettivo di intimorirli e rapinarli.

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Le loro intenzioni sono subito state chiare: una volta arrivati alla panchina dove gli studenti stavano ridendo e scherzando, hanno chiesto loro se avessero da accendere, poi gli hanno intimato di consegnare tutto quello che avevano. Nessuno dei giovani presi di mira, però, ha ceduto. Anzi. Le vittime sono scappate, hanno tentato di seminare i tre malviventi che nel frattempo hanno cercato dei nascondigli nella villa. Ma ad uno dei ragazzini non è andata bene, perché è stato nel frattempo raggiunto alle spalle e strattonato. Ad aggredirlo, il diciannovenne, il “leader” della banda, che in pochi minuti è passato dalle minacce alla violenza.

L’ha immobilizzato per le braccia, tenendolo forte per i polsi. Poi si è impossessato del suo zaino, dove oltre ai libri si trovavano un telefono cellulare Samsung Galaxy e il portafoglio. E si è dato alla fuga, alla ricerca dei complici. Ma qualcuno aveva assistito a tutto e la polizia era già stata avvisata. Gli agenti del commissariato Oreto hanno colto letteralmente con le mani nel sacco, S.S, palermitano, che stava tentando di passare inosservato dietro ad un cespuglio, è finito in manette con l’accusa di rapina. Il quindicenne è stato trovato in lacrime, sotto choc. A riaccompagnarlo a casa, i genitori avvisati dalla polizia.

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19 Giugno 2014, 09:17

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