“Mio padre Totò Riina” |Il libro del figlio del boss

PALERMO – Un libro per raccontare la vita della famiglia Riina, dal di dentro. Lo ha scritto Salvo Riina, figlio di Totò, il Capo dei Capi. E oggi il Corriere della Sera vi dedica una pagina a firma di Giovanni Bianconi, che intervista Riina jr, “che a maggio compirà 39 anni, mafioso anche lui per la condanna a 8 anni e 10 mesi di pena interamente scontata”. Il giovane Riina racconta l’immagine, scrive il Corriere, di “papà premuroso e amorevole che contrasta con la realtà giudiziaria e storica del boss protagonista delle più cruente trame criminali. ‘Non è quello che ho conosciuto io — ribatte convinto suo figlio —. Io sono orgoglioso di Totò Riina come uomo, non come capo della mafia. Io di mafia non parlo, se lei mi chiede che cosa ne penso non le rispondo. Io rispetto mio padre perché non mi ha fatto mai mancare niente, principalmente l’amore. Il resto l’hanno scritto i giudici, e io non me ne occupo’”. Nel racconto si parla dei continui cambi di casa, sempre tra Palermo e dintorni, dell’impossibilità dei figli di Riina di andare a scuola, del padre impassibile davanti alle immagini in tv della strage di Capaci che lui aveva deciso, delle notti davanti alla tv a guardare le regate dell’America’s cup. Riina jr, sottolinea il Corriere, non parla delle vittime “del capomafia corleonese che ha governato Cosa nostra a suon di omicidi. ‘Io non sono il magistrato di mio padre — dice sfilandosi gli occhiali da sole al tavolino di un bar di Padova, dove vive e lavora in libertà vigilata, divieto di lasciare la provincia e di uscire dalle 22 alle 6 —; non è competenza mia dire se è stato il capo della mafia oppure no. Lo stabiliscono le sentenze, io ho voluto parlare d’altro’”.