Mondo dell'eolico contro Musumeci | "Stop con motivi pretestuosi" - Live Sicilia

Mondo dell’eolico contro Musumeci | “Stop con motivi pretestuosi”

L'Anev critica l'emendamento alla Finanziaria che sospende per 120 giorni le autorizzazioni.

LA NOTA
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PALERMO – L’Associazione di categoria delle aziende dell’eolico, l’Anev, critica in un comunicato un emendamento alla legge finanziaria della Regione Sicilia, presentato dal presidente Nello Musumeci e approvato dall’aula. L’emendamento sospende per 120 giorni il rilascio delle autorizzazioni per gli impianti eolici e fotovoltaici, in attesa di una verifica degli effetti di questi sul paesaggio e di uno strumento di pianificazione del territorio regionale. “L’Anev – si legge nella nota – denuncia la gravità di questo fatto che calpesta in una volta sola le regole europee, nazionali e regionali in tema di sviluppo ed energia. Se infatti nel Mondo ed in Europa si spinge affinché le Fonti Rinnovabili vengano realizzate prima possibile per consentire la transizione energetica già approvata ad ogni livello politico, in Italia abbiamo addirittura una Strategia Energetica Nazionale che definisce gli obiettivi da raggiungere”.

“Questa decisione – prosegue Anev – oltre a manifestare una totale contrarietà nei confronti dello sviluppo delle Fonti Rinnovabili (strizzando l’occhio a chi difende interessi consolidati), rappresenta un nuovo ed ulteriore atto ostile della Regione nei confronti del settore delle Rinnovabili e dell’eolico. Già in passato di fronte ad atti di questa natura l’Associazione era intervenuta segnalando profili di illegittimità delle norme, poi confermati dalla Corte Costituzionale e dichiarati incostituzionali dopo essere stati impugnati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

“Evidente la pretestuosità delle argomentazioni – spiega Anev – visto che l’Italia ha uno dei più avanzati ed accurati procedimenti di tutela ambientali, che prevedono, giustamente, l’applicazione delle procedure di valutazione ambientale avanzatissime volte a verificare ogni tipo di impatto su paesaggio, fauna, flora e ogni altro bene da tutelare”. “L’Anev – conclude il comunicato – anche in questa occasione interverrà segnalando nelle sedi preposte tali profili di illegittimità, auspicando che la Regione comprenda l’errore e modifichi il provvedimento”.

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