PALERMO – Lacrime e rabbia nel giorno dell’addio a Vincenzo Ferrigno, il ragazzo morto folgorato venerdì notte in una polleria di piazza Ingastone a Palermo. In centinaia hanno affollato la parrocchia di Sant’Agnese, in piazza Danisinni, la zona di cui il ragazzo era originario. Amici e parenti hanno indossato una maglietta bianca con la fotografia del ragazzo e portato a spalla il feretro fino alla chiesa, dove è stato celebrato il funerale.
Un addio commosso, un quartiere intero a lutto per la morte del giovane, che ha perso la vita a soli 27 anni, lasciando la moglie ed un figlio in tenera età. “Non si può morire così – dice l’amica Giusi – non riusciamo ancora a credere a quello che è successo a Vincenzo. Era un ragazzo d’oro, sempre con il sorriso sulle labbra. Lavorava da poco tempo in quel locale. Un destino troppo crudele”.
“Tutti gli volevano bene – aggiunge Francesco, sono arrivati in chiesa amici da tutte le zone della città. D’altronde Vincenzo era una persona dolcissima, un ragazzo che conosceva lo spirito di sacrificio, molto responsabile. Una terribile perdita per tutti noi. Siamo tutti molto provati”. Il giovane, venerdì sera, stava facendo le pulizie quando è stato investito da una scarica elettrica. I sanitari del 118 hanno cercato in tutti i modi di rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare.
Dopo la tragedia, sono partiti gli accertamenti della polizia e dei tecnici dell’Enel all’interno del negozio della Zisa ed è stato trovato un allaccio abusivo alla corrente elettrica, realizzato tramite un sistema rudimentale. Per il titolare della polleria, un 44enne, sono scattate le manette: è accusato di omicidio colposo e furto aggravato di luce. L’attività è inoltre stata sequestrata.
Una morte che ha gettato nello choc anche la zona di Borgo Nuovo, dove in tanti conoscevano Vincenzo Ferrigno: “Borgo Nuovo e i Danisinni non ti dimenticheranno mai – si legge sugli striscioni appesi dagli amici -. Resterai per sempre nei nostri cuori”.