ROMA – “Msf non è stata mai contattata dalla Procura di Trapani per chiarimenti sulle nostre attività in mare. Rimaniamo tuttavia a completa disposizione per spiegare a tutte le autorità competenti la nostra missione e le nostre modalità operative nel Mediterraneo, che sono chiare e trasparenti, e sono state spiegate con precisione in questi giorni di fronte alla Commissione alla Difesa del Senato”. Modalità “basate sui nostri principi umanitari e perfettamente in linea con le leggi internazionali e nazionali”. Così Msf risponde a quanto scritto da Panorama.
Intanto, primi effetti degli accordi di collaborazione sottoscritti di recente tra Italia e Libia in materia di migranti: oggi la Guardia Costiera libica, alla quale l’Italia ha donato anche alcune unità navali, ha soccorso in acque internazionali e riportato nel porto di Tripoli un barcone in navigazione verso l’Italia, a bordo del quale vi erano circa 300 migranti. I migranti avevano inviato una richiesta di soccorso alla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera italiana.