CATANIA – La Famila batte un colpo. Nel momento più difficile i ragazzi di Renato Caruso hanno sfoderato una prestazione tutta orgoglio e hanno espugnato il campo dell’Arenzano in gara-2. Tutto da rifare quindi, fattore campo invertito nelle prime due partite, adesso toccherà alla decisiva e conclusiva gara-3 decidere chi delle due squadre continuerà l’avventura in serie A2. La Famila ha il vantaggio del fattore casa questo mercoledì, grazie alla miglior posizione in classifica ottenuta (terz’ultimo posto nel girone Sud i catanesi, contro il penultimo ottenuto dei liguri in quello Nord).
L’avevamo detto, in gara-1 non era la Famila che tutti conoscevamo, senza mordente e senza quella cattiveria agonistica necessaria in partite come queste. Forse ha prevalso la paura di non perdere. Stavolta però, condannata a vincere, la Muri Antichi è riuscita nell’intento di portare la sfida alla cosiddetta “bella”, per giocarsi la tanto agognata salvezza. Famila che è scesa in vasca con l’atteggiamento giusto, ha visto Arenzano rimontare ma non ha perso la pazienza ed ha piazzato il parziale decisivo per vincere la partita.
Il 3-0 iniziale è tutto di marca Barbaric, rigore e due marcatore del capocannoniere. Arenzano ricuce ma ancora Barbaric sigla il 4-2 di fine primo parziale. I liguri sono pienamente in partita e impattano prima sul 4-4 poi ancora sul 5 pari. Scirè con l’uomo in più mette dentro la palla del 6-5 che chiude il secondo tempo. I padroni di casa pareggiano ancora, è un autentico tira e molla. La Muri però non spreca in attacco, gioca sui 30 secondi e rimane molto compatta in difesa. Qui il momento decisivo con un parziale di 4-0 che taglia le gambe ad Arenzano sul 10-6. I Muri ipotecano la vittoria nell’ultimo parziale quando il tabellone segna 13-8 per la Famila (massimo vantaggio ottenuto). A nulla valgono le ultime due marcature dei locali.
“I ragazzi sono stati molto bravi, rispetto a gara-1 hanno giocato con carattere – ammette Caruso – siamo rimasti molto calmi, abbiamo giocato in attacco senza frenesia, in difesa c’è stato molto ordine. Se giochiamo come sappiamo ce la possiamo fare, loro hanno giocato molto aggressivi, al limite della regolarità, ma ci sta in gare come queste. Dobbiamo essere pronti a tutto mercoledì. Siamo stati bravi a cambiare qualcosa rispetto a gara-1 e proveremo ancora altre soluzioni”. “La reazione d’orgoglio c’è stata – ammette con fierezza Spinnicchia – ma si è vista anche la qualità. Sono orgoglioso della prova di tutti i ragazzi, vincere li non era facile. Mi concedo 10 minuti di festeggiamenti ma non abbiamo ancora fatto nulla. Se partiamo convinti di aver vinto commetteremmo un grande errore. Mercoledì manca l’ultima battaglia, la Muri vuole dimostrare che questa categoria la merita eccome”. Tutti alla piscina “Francesco Scuderi” mercoledì alle ore 15:30 per tifare Muri Antichi.
RARI NANTES ARENZANO-FAMILA MURI ANTICHI 10-13
Rari Nantes Arenzano: Agostini, Mensi, Mezzasalma 1, A. Siri 2° 2, Lottero, Corio, Rubino 3, Sargiano, Piccardo, A. Siri 1°, Tondina, Manzone 4 (2 rig.), Damonte. All. Caltabiano.
Famila Muri Antichi: Graziano, Carchiolo 1, Scicali, Strano, Barbaric 5 (3 rig.), Dato, Scirè 4, Scebba 2, Indelicato, Sfogliano, Muscuso, Scuderi 1, Reina. All. Caruso.
Arbitri: Minelli e Severo.
Note: parziali 2-4, 3-2, 3-5, 2-2. Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Arenzano 5/8 + 2 rigori, Muri Antichi 5/8 + 3 rigori. Spettatori 200 circa.