Palermo

Vedi Napoli e poi… cinque gol: ritorno amaro tra i pali per Salvatore Sirigu

di

28 Settembre 2024, 08:09

3 min di lettura

PALERMO– Dalla finale di Coppa Italia contro l’Inter, ai sedicesimi della stessa competizione contro il Napoli. In mezzo, più di tredici anni di distanza. Salvatore Sirigu è tornato a vestire la maglia del Palermo dopo l’ultima volta allo stadio Olimpico di Roma. L’epilogo contro gli azzurri di Antonio Conte non è felice al pari della sconfitta subita nel 2011 dalla squadra guidata da Delio Rossi.

Il portiere sardo, tornato in rosanero nell’attuale stagione di Serie B, è stato scelto da mister Dionisi nella formazione titolare scesa in campo al “Maradona”. Per i tifosi palermitani “Totò” ha lasciato un ricordo molto positivo nella storia del club del capoluogo siciliano. Dopo aver difeso la porta dei rosanero dal 2009 al 2011, Sirigu passò al Paris Saint-Germain insieme a Javier Pastore.

Per lui diverse esperienze nei maggiori campionato europei, per poi decidere di tornare al Palermo all’età di 37 anni. La scelta è ricaduta su di lui in seguito al lungo infortunio che Alfred Gomis ha subito nella prima giornata di campionato contro il Brescia.

Ai rosanero serviva un altro portiere d’esperienza da affiancare al giovane Desplanches e Sirigu non ci ha pensato due volte quando è stato chiamato dal ds De Sanctis.

Sirigu, contro il Napoli “giornata no”

Tornato in rosanero, dunque, la sua occasione di mettere di nuovo i guantoni e vestire la maglia del Palermo arriva con i sedicesimi di finale di Coppa Italia. La squadra di Dionisi è impegnata al “Maradona” contro il Napoli. Una sfida proibitiva già prima del fischio d’inizio (la squadra di Conte punta allo scudetto in Serie A), trasformatasi in seguito in una vera e propria disfatta per Brunori e compagni.

Articoli Correlati

I partenopei abbattono il Palermo per 5-0 e mettono in mostra le notevoli differenze tecniche tra le due squadre. E la “giornata no” di Sirigu inizia dopo appena sette minuti di gioco. Ngonge, servito al limite dell’area di rigore, fa partire un sinistro forte ma centrale, che Sirigu legge solo per un attimo, perché poi la sfera gli scappa sotto il busto e si insacca in rete. 

Appena cinque minuti dopo, ancora Ngonge ubriaca di finte Buttaro, entra in area da posizione defilata e fa partire la seconda bordata a incrociare dalla sinistra. Anche in questo caso, un tiro forte ma non imprendibile che l’estremo difensore dei siciliani prova a respingere.

La sfera però finisce ugualmente alle sue spalle. Poche responsabilità, poi, nei restanti tre gol, con la partita che era ormai indirizzata e che rischiava di dilagare anche oltre le cinque reti subite (qui gli highlights di Napoli-Palermo).

Chiaramente le responsabilità della sconfitta non possono essere attribuite unicamente al portiere del Palermo, ma vanno equamente distribuite a tutta la squadra, allenatore compreso.

Palermo, testa alla Serie B

Sirigu, ancora evidentemente un po’ arrugginito (l’ultima partita l’aveva giocata il 18 maggio scorso con il Fatih Karagümrük), è solo “la punta di un iceberg” che si spera possa far riflettere a fondo la squadra rosanero. Adesso, tutte le forze della compagine guidata da Dionisi devono essere indirizzate al campionato di Serie B. Cercando di poter soddisfare, ove possibile, le ambizioni della piazza palermitana. 

Pubblicato il

28 Settembre 2024, 08:09

Condividi sui social