MISTERBIANCO. “In un momento storico così travagliato, nel quale la disoccupazione ha raggiunto livelli disarmanti, è difficile tenere i giovani lontani dalla illegalità. I loro problemi non possono essere messi in secondo piano perché siamo distratti o egoisti. Dobbiamo invece creare quel terreno fertile nel quale far germogliare le loro idee imprenditoriali e proporre un numero crescente di iniziative di volontariato e di sostegno”. È il messaggio lanciato dal presidente dei Giovani di Confcommercio Catania Josè Recca, intervenuto alla presentazione del centro di ascolto “Rocco Chinnici” realizzato all’interno della sede della Confcommercio di Misterbianco. L’istituzione prende vita per supportare gli imprenditori del territorio vittime di usura e di racket, in un momento storico in cui i casi di illegalità a Misterbianco si susseguono senza soluzione di continuità. Madrina dell’evento il presidente di Confcommercio Misterbianco Giovanna Giuffrida, affiancata dal sindaco della città etnea Nino Di Guardo e dal sostituto procuratore della DDA di Catania Pasquale Pacifico. “Con la crisi attuale – ha spiegato il magistrato – e con il credito negato dalle banche, l’unica alternativa che rimane agli imprenditori è rivolgersi agli strozzini. La formula è semplice: un tasso di interesse dapprima basso e poi sempre più imponente, fino alla richiesta di assunzione in azienda di un familiare e in ultimo il collasso definitivo. Un sistema insostenibile, così come le altre forme di estorsione perpetrate nei confronti di molti imprenditori”.
“Gli imprenditori locali devono capire che non sono soli – ha precisato il presidente dell’associazione Rocco Chinnici di Catania Claudio Risicato – Il Centro di ascolto, in tre appuntamenti settimanali, offrirà assistenza e conforto ai cittadini. Secondo le informazioni in nostro possesso, il fenomeno del racket è particolarmente radicato nel territorio e la pratica dell’usura non è più episodica”. Nel corso dell’incontro è stato anche sottolineato che la concreta vicinanza alle vittime non può prescindere dall’impegno degli enti locali, soprattutto attraverso la costituzione in parte civile nei processi. “Ritengo che la cultura della legalità debba essere trasmessa già nelle scuole – ha affermato il sindaco Nino Di Guardo – e il comune di Misterbianco farà di tutto per svolgere questo compito”.