06 Ottobre 2017, 11:40
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PALERMO – Il comitato “Esistono i diritti” scrive a Rosario Crocetta per chiedere ancora una volta attenzione sul tema delle carceri. “Il 7 febbraio scorso si è svolta una conferenza stampa , presso la sala stampa dell’Assemblea Regionale Siciliana, indetta dagli onorevoli. Toto Cordaro e Pino Apprendi, sulla condizione in cui versano le carceri siciliane , alla quale hanno partecipato , in rappresentanza del Comitato ‘Esistono i Diritti’, promotore dell’iniziativa politica, la segretaria Rossana Tessitore e Alberto Mangano, dopo aver inviato, nel luglio del 2016, insieme al presidente Gaetano D’Amico, una lettera a tutti i parlamentari regionali, nella quale si chiedeva loro di convocare il Presidente Crocetta in Aula , quale Garante della legge regionale “per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro reinserimento sociale”, sulla perdurante negazione dei diritti fondamentali dei cittadini detenuti e dei cittadini detenenti. In quella sede avevamo chiesto che il Presidente Crocetta riferisse all’Assemblea sull’operato del Garante dei diritti dei detenuti”.
“A seguito della lettera inviata dal Comitato – prosegue il testo – , l’onorevole Toto Cordaro, come primo firmatario, ha presentato una interpellanza parlamentare, controfirmata dagli on. Pino Apprendi, Giuseppe Di Giacomo e Bernardette Grasso, a cui non è stata data risposta alcuna. Da allora la situazione nelle carceri della regione non solo non è migliorata ma si sono verificati altri drammatici suicidi che confermano lo stato di degrado dei diritti umani nel nostro sistema carcerario. Avevamo dato al Presidente Crocetta la possibilità di rientrare nella legalità conferendo all’Assemblea sull’esito del lavoro svolto dal Garante, da lui nominato. Tutto ciò non è successo e pertanto, alla fine del suo mandato chiediamo, ancora una volta al presidente Crocetta di rientrare nella legalità convocando una conferenza stampa nella quale, insieme al Garante Prof. Giovanni Fiandaca, riferisca sulla situazione delle condizioni di vita dei cittadini detenuti e dei cittadini detenenti”. La lettera è firmata Gaetano D Amico, Rossana Tessitore, Alberto Mangano,Antonella Sgrillo, Aldo Penna.
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06 Ottobre 2017, 11:40