TRAPANI – Trapani si è svegliata con la sensazione di aver perso un’occasione. Il doppio vantaggio maturato ai danni del Catania nel primo tempo di un derby scoppiettante aveva illuso gli oltre settemila tifosi che hanno assiepato il “Provinciale” per il lunch match di B. Nessun dramma, la classifica d’altronde conferma Pagliarulo e compagni in zona play off.
Il pari contro i rossoazzurri, inoltre, permette al Trapani di spezzare una maledizione derby che perdurava da oltre quattro anni, periodo durante il quale la squadra della città falcata aveva rimediato soltanto sconfitte. Ragion per cui il bicchiere va comunque considerato mezzo pieno. Adesso, però, è il momento di depositare in archivio il fascicolo dedicato alla sfida tutta siciliana e di rivolgere l’attenzione al confronto in terra di Puglia contro un Bari che, dopo l’esonero dell’ex tecnico dell’Under 21 Mangia, proverà a rimettere in sesto una stagione sin qui grama di soddisfazioni.
Mister Boscaglia dovrà lavorare sulla gestione delle energie. Nelle ultime settimane, infatti, non di rado il Trapani è partito a spron battuto per poi calare nella ripresa: è capitato contro il Catania, è successo a Frosinone e segnali preoccupanti erano arrivati anche nella disastrosa trasferta livornese. Una questione da risolvere in fretta, prima che diventi cronica.
La qualità della rosa consente di pensare ad un graduale e costante miglioramento, settimana dopo settimana. Già qualcosa si è intravista in questo primo scorcio di torneo: a testimoniarlo, anche i sette punti in più rispetto a quanto ottenuto un anno fa a questo punto della stagione. L’obiettivo è quello di prestare maggiore attenzione ad alcuni dettagli che in cadetteria possono fare la differenza e da cui può dipendere il definitivo salto di qualità che potrebbe spingere il Trapani ancora più in alto.
