PALERMO – Il primo italiano a vincere nell’edizione numero 100 del Giro d’Italia doveva essere per forza lui. Vincenzo Nibali mette il suo sigillo sulla 16^ tappa della corsa rosa con i tapponi alpini del Mortirolo e dello Stelvio riaprendo di fatti nell’ultima settimana la corsa alla maglia da leader. Nella Rovetta-Bormio (220 km) il campione messinese riesce ad approfittare dei problemi della maglia rosa Tom Dumoulin (guai intestinali per l’olandese all’inizio dell’ultima salita, ndr) piazzando un’azione determinata e coraggiosa sull’ultima rampa e in discesa mettendo dietro anche Nairo Quintana. La classifica esplode letteralmente grazie all’azione dello Squalo, già vincitore di tre Giri d’Italia, che adesso accorcia a 1’12” da Dumoulin e accorciando a poco più di 40″ da Quintana che resiste anche alla fantastica discesa finale del ciclista siciliano.
L’inizio della terza ed ultima setitmana di corse si apre dunque con la prima vittoria di un italiano dopo ben sedici tappe di dominio straniero in cui Nibali è riuscito a battere anche in volata Mikel Landa del team Sky, con lo spagnolo unico capace di restare insieme al campione della Bahrain Merida fino al traguardo di Bormio. Nella tappa più significativa del Giro con le salite più belle ma allo stesso tempo più dure Nibali può dunque riaprire i giochi per la vittoria finale portandosi in terza posizione e scalfendo la leadership di Dumoulin che comunque nonostante i suoi problemi ha limitato i danni perdendo solo poco più di due minuti.
Una vittoria significativa da dedicare al suo ex compagno Michele Scarponi, che sarebbe di certo stato fra i protagonisti in questa tappa, ma anche un chiaro segnale a chi non si aspettava più una reazione dallo Squalo che dopo la caduta alle Olimpiadi di Rio in cui gli sfuggì la corsa ad una medaglia d’oro ritorna sul podio con un’azione degna del suo nome. Adesso lo Squalo ha tutte le chance per prendersi il suo terzo Giro in queste ultime tappe così come successo esattamente un anno fa.
“Oggi era una tappa veramente dura – ha dichiarato Nibali dopo la vittoria – e lunga con dei passi duri come lo Stelvio, mi dispiace solo non aver potuto alzare le mani alla fine (ride, ndr). Sono contento ed il pubblico è stato fantastico da quando siamo partiti fino ad ora. Grazie a loro per come mi hanno sostenuto. Questo Giro si può vincere? Stiamo con i piedi per terra perchè Nairo Quintana e Dumoulin sono avversari duri e quest’ultimo ha ancora una cronometro a disposizione. Tappa dedicata a Michele? Oggi era una tappa speciale perchè ho sentito fino a ieri la moglie e mi ha chiesto di pensarci. Era un grande elemento del nostro gruppo e i miei compagni quando mi vedono senza forze mi dicono di pensare a lui”.
L’ARRIVO A BORMIO
1 NIBALI 2. Landa s.t.; 3. Quintana a 12″; 4. Pozzovivo a 24″; 5. Zakarin (Rus) a 34″; 6. Formolo a 1’26”; 7. Mollema (Ola) a 1’35”; 8. Jungels (Lus); 9. Yates (Gb); 10. Pinot (Fra).
LA CLASSIFICA GENERALE
1 Tom Dumoulin, 2 Nairo Quintana a 31″, 3 Vincenzo Nibali a 1’12”, 4 Thibaut Pinot a 2’38”, 5 Ilnur Zakarin a 2’40”, 6 Domenico Pozzovivo a 3’05”, 7 Bauke Mollema a 3’49”, 8 Bob Jungles a 4’35”.