“Vogliamo rassicurare i cittadini che abbiamo l’assoluta certezza che, nell’unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale Civico, di cui andiamo fieri, non c’è alcun rischio di promiscuità con materiali pericolosi o infettivi. “Isolare” un’immagine, condendola con commenti che riteniamo fuori luogo non rende giustizia all’operato ineccepibile del personale del reparto”. Questo quanto si legge in una nota con cui l’ospedale Civico replica alle immagini pubblicate da Livesicilia sulla presenza, nel reparto di cardiologia, di rifiuti e materassi.
“Innanzitutto i sacchi della biancheria non sono accatastati e stavano per essere spostati, operazione che avviene ogni giorno con sistematicità in tutti gli ospedali del mondo in ore predeterminate. Siamo ben lontani dal percorso che conduce alla sala operatoria, e quindi i locali ripresi non sono attigui al blocco operatorio. Gli scatoli con i “rifiuti pericolosi a rischio infettivo” è del tutto evidente che non stazionavano lì da ore, e soprattutto erano vuoti, e dovevano ancora essere prelevati, operazione codificata che viene eseguita con regole precise che garantiscono sicurezza. E poi ripetiamo: erano vuoti. Infatti, gli scatoli “con i rifiuti pericolosi” vengono sistemati in un uno spazio esterno, prima di essere presi dal personale della ditta incaricata e poi smaltiti. Non rimangono di certo in reparto”.
“Dal filmato, invece, si rileva (forse per sbaglio di chi lo ha girato) l’immagine di un reparto pulito e moderno, paragonabile a strutture sanitarie all’avanguardia, quasi “svizzere”. Tra l’altro, diffondere queste immagini nel giorno di Pasquetta, accostando l’Ospedale Civico a un luogo non immune dalla spazzatura, suona provocatorio e, ripetiamo, non rende giustizia all’Ospedale più grande di Palermo, ospedale che non è patrimonio della Direzione aziendale, ma che consideriamo patrimonio della città e dei cittadini di Palermo. Pertanto, denigrarlo inutilmente, e non attraverso una critica costruttiva che abbiamo sempre accettato – conclude la nota – risulta essere un atteggiamento autolesionistico per la città, che nulla ha a che vedere con il bene comune e l’interesse dei cittadini. Ci si scusa per qualche passaggio dal tono sostenuto, ma “la critica per la critica”, senza alcuna motivazione, è inaccettabile da parte di chi lavora, ma soprattutto da parte di chi rappresenta tantissimi lavoratori”.