Non è solo un presidente del Senato, Pietro Grasso. Non è solo il primo fiore di Sicilia (ops, il secondo) nel giardino delle Istituzioni. E’ il nuovo Marco Polo. E perciò, recito il mea culpa: altro che annacamento (il massimo movimento col minimo spostamento). Grasso è arrivato fino in Cina. La Grande Muraglia, per lui, è come la traversata del fiume Oreto. Cosa di un solo passo. Agile e sportivo qual è, infatti, si porta oltre Pechino, la Corea e Orienti vari e lì, finalmente, si gode la vera pace. Niente ira di Sergio Mattarella, sotto il cielo di Turandot. Niente strigliate di Matteo Renzi, all’ombra di Confucio. Nessuna questione con Laura Boldrini ma, soprattutto, lì – sfogliando Il Milione – niente fumate nere della Consulta. Solo lui. E poi Ping, Pong e Pang.
Altro che annacamento (il massimo movimento col minimo spostamento). Grasso è arrivato fino in Cina. La Grande Muraglia, per lui, è come la traversata del fiume Oreto. Cosa di un solo passo. Dal 'Foglio'.
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