di GIANFRANCO MICCICHE’ Raccolgo favorevolmente l’auspicio dell’amico Denis Verdini (appreso dalle agenzie di stampa), se il suo è un sincero auspicio alla ricomposizione e all’unità perduta, anzi mai trovata. Ho sempre detto che un Pdl unito può solo rappresentare una straordinaria risorsa politica per questo Paese e per la nostra regione.
Tuttavia, confesso di non sentirmi affatto la pecorella smarrita del gregge, piuttosto constato che è il gregge ad essere totalmente smarrito.
E penso che la colpa di ciò non sia tanto delle pecore, quanto di chi è demandato a condurle, non avendo capito che tra di esse si nascondono diversi lupi feroci, che in branco cercano d’incunearsi in mezzo al gregge e fare razzie.
Comunque, stiano tranquilli: le pecorelle sono fatte di pasta buona, ma mordono, se c’è da mordere mordono anche loro. E non sono fesse!
Fino a quando non saranno certe di essere guidate da cani pastori capaci di tenere i lupi lontani dal gregge, non rientreranno nel branco, col rischio di farsi azzannare. Piuttosto, preferiscono rimanere buon paziente ed operoso gregge, che alla sera poi il Pastore sempre si ritrova nel suo ovile.
L'unità nel Pdl è ancora possibile? Gianfranco Miccichè affronta la questione sul suo blog. E lo fa con una sorta di parabola pastorale, rivolta a Denis Verdini. Si parla di pecore, lupi e cani pastore
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