PALERMO – La relazione della Corte dei Conti tocca anche la vicenda Novamusa. Nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario per le sezioni della Sicilia, infatti, il Procuratore generale Guido Carlino ha analizzato anche il settore della gestione dei servizi pubblici, puntando il dito contro il caso della concessionaria del servizio di gestione dei siti archeologici isolani. Un caso “particolarmente significativo”, secondo Carlino, proprio per l’importo del danno erariale contestato che ammonta a 19 milioni di euro “insorto per effetto dell’omesso riversamento, nelle casse della Regione siciliana e di alcuni Comuni, di somme riscosse per la vendita dei biglietti di accesso a dette aree – si legge nella relazione del Procuratore – va rilevato che, in relazione a tale vicenda, sono in corso altre indagini finalizzate ad accertare la effettiva sussistenza di ulteriori danni segnalati dalla Regione siciliana”. “Per la vicenda di Novamusa – ha poi aggiunto – abbiamo gia’ depositato una citazione in giudizio per il mancato versamento di somme riscosse nei siti di interesse culturale della Regione”.
Nel mirino dei magistrati contabili anche funzionari ed ex assessori del comune di Palermo, “per l’affidamento del servizio di protezione civile e vigilanza nell’ambito dei mercatini rionali della città, avvenuto con numerose e gravi anomalie procedurali e con un esborso di 336.340 euro a favore di sette associazioni, apparentemente distinte, ma in realtà facenti capo a unico gruppo di persone e con unica sede che avevano presentato un unico progetto ‘fotocopia’ relativo ai servizi da svolgere”.