Buon compleanno Vito, capitano del ‘Nuova Iside’, sei morto nel naufragio del tuo peschereccio, con tuo papà, Matteo, e tuo cugino, Giuseppe. Oggi, per i tuoi ventisette anni, tua madre, tua sorella e tutti coloro che ti amano sono andati a Magaggiari, in spiaggia, per festeggiarlo. Mancavi tu per soffiare sulle candele che hanno deposto sulla sabbia. E la tua assenza non poteva passare inosservata.
Buon compleanno Vito. Qualcuno un giorno ci dirà perché hai perso la tua vita, la tua e quella dei tuoi compagni di viaggio. Ma nessuna necessaria soluzione umana potrà sanare la ferita che è stata aperta. Il dolore stampato per sempre sul viso di tua madre e di tanti altri non sparirà mai. Ogni parola attesa non scalfirà il silenzio del tuo non esserci.
Buon compleanno Vito. Abbiamo conosciuto la tua famiglia e avremmo preferito non farlo. Non fraintendere: è stato un onore conoscere persone tanto coraggiose, unite dall’amore e dalla richiesta di verità. Ma questo è accaduto per via di una tragedia. Ecco perché avremmo davvero preferito non incontrarle mai.
E abbiamo conosciuto Niku, il tuo canuzzo. Per giorni, prima che tornassi a casa, prima che il tuo corpo fosse restituito dal mare, ha grattato la porta della tua stanza, è accorso festoso ogni volta che gli è sembrato di vederti rientrare. Quando, infine, sei rientrato dentro una bara, si è accucciato sulla tua foto, con gli occhi lucidi. E non si è mosso più.
Buon compleanno Vito. Anche stasera, tra Palermo e Magaggiari, le stelle risplendono, come candeline da spegnere. E forse questo poco vento che accarezza la notte è il fiato che serve per adempiere al rito della festa. Ovunque tu sia, ragazzo, ti raggiunga la carezza di tua madre. Buonanotte, Vito.