PALERMO – L’assessorato regionale all’Istruzione e formazione professionale pubblica sul proprio sito, l’avviso con cui si impegna a destinare oltre cinque milioni di euro a tutti i liberi consorzi universitari nei comuni che non siano sede di atenei.
Nuova “linfa” in arrivo, quindi, per le “casse” dei consorzi universitari siciliani che gestiscono corsi di laurea, sezioni distaccate di corsi di studio universitario o scuole di specializzazione e master universitari. Questa la novità del decreto pubblicato in queste ore dal dipartimento dell’istruzione e formazione professionale siciliana, che “sblocca”, dopo mesi, i finanziamenti. I nuovi contributi consentiranno a tali centri di alta istruzione di poter far fronte ai costi di gestione interni e assicurare, al contempo, un rimodernamento delle strutture immobiliari nonché l’acquisto di nuovi apparati tecnologici o didattici.
I liberi consorzi universitari, costituiti in ambito provinciale presso i comuni che non abbiano nel proprio territorio la presenza di poli universitari, sono stati istituiti con una Legge regionale del 2002, e hanno svolto, nell’ultimo decennio, una vera e propria attività “suppletiva” di alta formazione in luogo degli atenei e dei corsi universitari. Il contributo straordinario regionale in favore dei consorzi universitari sarà erogato sulla base di un’intesa programmatica tra l’assessore regionale dell’istruzione e della formazione ed il Comitato regionale di coordinamento della università siciliana.
Tale avviso, che sarà pubblicato nei prossimi giorni in Gurs, contiene, inoltre, le modalità concrete e i requisiti necessari che dovranno avere i consorzi universitari già istituiti o di nuova introduzione per richiedere tale contributo straordinario. Infatti, sarà necessario allegare: statuto; atto costitutivo; convenzioni con le università siciliane; dichiarazione che la gestione dei suddetti corsi non utilizza finanziamenti statali; relazione programmatica delle attività didattiche da svolgere; numero di studenti universitari iscritti o ad un corso di studio universitario o direttamente dalle provincie (che non potranno essere inferiori alle 20 unità) con riferimento all’anno accademico 2013/2014.
A partire dal decimo giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso in gazzetta, gli interessati potranno far pervenire le proprie richieste direttamente consegnando ed allegando la documentazione presso l’ufficio preposto dal Dipartimento dell’istruzione e della formazione professionale (nei giorni lavorativi dalle 9 alle 13), oppure mediante invio tramite posta raccomandata all’indirizzo: Assessorato Regionale dell’istruzione e formazione professionale, Dipartimento dell’istruzione e della formazione professione – Servizio Ricerca Scientifica e Tecnologica – Politiche di decentramento universitario – Consorzi Universitari. Viale Regione Siciliana n. 33 – 90129 Palermo. Al plico contenente la documentazione allegata all’Amministrazione sarà necessario apporre la dicitura “Avviso pubblico per l’assegnazione dei contribuiti di cui all’art. 66 della legge regionale 26 marzo 2002 n.2 e successive modifiche ed integrazioni per l’anno 2014”.
Le richieste saranno oggetto di valutazione di ammissibilità sia da parte dell’Assessorato all’istruzione e formazione professionale sia da parte del Collegio dei Revisori dei consorzi universitari; infatti sarà proprio in base alle risultanza di tale “controllo” che verrà poi pubblicata sul sito del Dipartimento dell’istruzione e della formazione professionale l’elenco di tutti i soggetti ammessi al contributo.
