Tutte le strutture pubbliche che hanno in dotazione Tac, risonanze magnetiche e Pet dovranno garantire una risposta h24 alle richieste dei pazienti ricoverati mentre ai pazienti esterni, in regime ambulatoriale, dovrà essere garantito il funzionamento della struttura per 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20) dal lunedì al venerdì e per sei ore al giorno (dalle 8 alle 14) il sabato. Le aziende sanitarie dovranno rivedere i processi organizzativi interni per garantire elevati standard di produzione – in linea con quelli previsti dalle società scientifiche di settore – e dovranno effettuare un costante monitoraggio dell’attività per evitare sprechi e inefficienze causati non soltanto da carenza di personale tecnico e infermieristico. L’ottimizzazione dovrà riguardare anche le prestazioni dei laboratori d’analisi pubblici, all’interno dei quali sarà garantito l’accesso diretto del paziente senza necessità di prenotazione.
E’ questo uno dei punti centrali del decreto, firmato dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, con il quale viene approvato il “programma regionale per l’ottimizzazione delle prestazioni ambulatoriali rese dalle strutture sanitarie pubbliche ospedaliere e territoriali”.
“Questa riorganizzazione porterà a un duplice risultato – spiega l’assessore Russo -: quello di offrire ai cittadini più prestazioni, con maggiore qualità e minori tempi di attesa e quello di liberare le tante buone professionalità sanitarie che spesso, nel recente passato, sono state mortificate da una cattiva organizzazione che ha impedito alla sanità pubblica di esercitare al meglio la propria funzione anche rispetto agli standard assicurati, in questi specifici settori, dalle strutture private. Aumenterà la trasparenza nella gestione e controlleremo la corretta erogazione delle prestazioni, come abbiamo indicato ai manager negli obiettivi di lavoro. Questo provvedimento nasce da un’attenta analisi su come finora hanno lavorato le strutture pubbliche, dove molte attrezzature non funzionano o sono sottoutilizzate: non è più possibile sprecare le risorse pubbliche. La rimodulazione della rete ospedaliera, oltretutto, consentirà una razionale riorganizzazione del personale sanitario”.
Il programma di ottimizzazione prevede dunque il potenziamento dei servizi territoriali pubblici e ospedalieri con l’abbattimento delle liste d’attesa secondo standard nazionali, la personalizzazione dei servizi con appositi sportelli dedicati ai pazienti con patologie croniche, la riqualificazione della funzione infermieristica: l’obiettivo è garantire al paziente appropriatezza clinica, temporale, professionale e assistenziale, in sintonia con gli obiettivi fissati dalla legge di riforma. Le prestazioni diagnostiche e specialistiche, inoltre, dovranno essere erogate secondo corretti criteri di priorità e di urgenza, obiettivo che diventerà più facilmente realizzabile quando sarà operativo il centro unico delle prenotazioni (Cup) che verrà varato entro metà del 2010 e che permetterà ai cittadini di scegliere – per uno specifico esame – la struttura più vicina o quella con il tempo d’attesa minore: in particolare, la prestazione di emergenza urgenza andrà sempre indirizzata al pronto soccorso; la prestazione urgente andrà eseguita entro 24 – 48 ore, quella breve entro 10 giorni, quella differibile entro 30 giorni. Le prestazioni programmate andranno eseguite entro i tempi previsti dal piano regionale delle liste d’attesa, già adottato sulla base dell’intesa Stato – Regioni del 2006.
In tutti gli ambulatori, territoriali e ospedalieri, dovrà inoltre essere garantita una procedura di accesso facilitato riservata ai pazienti curati a domicilio o ai soggetti portatori di disabilità.
In tempi brevi saranno emanate le linee guida di riorganizzazione dell’attività territoriale che riguarderanno principalmente l’istituzione dei Pta (punti territoriali di assistenza) e che saranno illustrate domani alle organizzazioni sindacali. In queste linee guida verrà prevista la costituzione delle “unità specialistiche integrate” che dovranno consentire l’erogazione ai pazienti cronici di più prestazioni in un unico accesso.
Previste importanti novità anche per le figure infermieristiche che, oltre alle normali funzioni, saranno chiamate a riorganizzare la propria attività attraverso la gestione di “ambulatori infermieristici” che permetteranno prestazioni più qualificate per i pazienti all’interno di piani di cura condivisi con i medici. Verrà previsto anche il “follow up” infermieristico (anche telefonico) attraverso il quale l’infermiere, con cadenza periodica, contatta il paziente per verificarne le condizioni di salute e l’eventuale bisogno di cure.
Il programma fissa precise scadenze per i manager delle Asp che dovranno articolare ed inviare all’assessorato entro la fine del 2009 un proprio piano sulla ottimizzazione delle prestazioni ambulatoriali, redatto in accordo con i responsabili delle aziende ospedaliere.
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