A ogni intervento, rischio tragedia |Vigili del fuoco senza carro teli - Live Sicilia

A ogni intervento, rischio tragedia |Vigili del fuoco senza carro teli

In due occasioni hanno dovuto attendere l'arrivo di quello da Messina. "Ma saltare dalla finestra, in certi casi, è l'unica via di scampo".

comando provinciale
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CATANIA – Non sempre possibile intervenire in emergenza. Non lo è a Catania e non lo è da parte dei Vigili del fuoco, costretti a barcamenarsi tra continue richieste di soccorso e mezzi vetusti, personale insufficiente, tagli indiscriminati e disagi denunciati da tempo ma mai risolti, nonostante mettano a repentaglio la sicurezza di tutti, cittadini e pompieri. L’ultimo episodio, accaduto lo scorso 5 maggio e ripetutosi stamani, ha gettano nuove ombre sul sistema catanese evidenziando sempre di più le mancanze del corpo etneo. Il carro teli fuori servizio, anche se pare che fosse il telo a non aver ricevuto il controllo, in occasione di un intervento nei confronti di un aspirante suicida, è infatti solo l’ultimo esempio di una situazione che potrebbe causare tragedie.

Come evidenzia Carmelo Barbagallo, rappresentante dell’Unione sindacale di base, che da anni chiede di invertire la tendenza e dotare il corpo catanese dei mezzi e degli uomini necessari a svolgere un compito molto delicato e le centinaia di richieste cui sono chiamati i pompieri quotidianamente. “ Ancora una volta, causa un mancato mezzo di supporto, si è sfiorata la tragedia – afferma Barbagallo – scongiurata solo per puro caso. Anche stamani – continua – presso l’ASL 3, si è ripetuta la stessa scena: i dipendenti sono saliti per protesta sul tetto minacciando di buttarsi, ma noi, senza ancora il carro teli abbiamo dovuto attendere l’arrivo di quello da Messina”.

E se invece di proteste e di minacce di suicidio, si fosse trattato di un appartamento in fiamme, senza altra via di fuga per gli abitanti se non quella di gettarsi nel vuoto? Secondo il sito Vigili del fuoco.it, “Il lancio dalla finestra, anche da un piano alto di un edificio appare, a torto o a ragione, come l’unica via di fuga da un pericolo incombente. La presenza a terra di dispositivi come i grossi cuscini ad aria, adatti a ridurre la violenza dell’impatto, talvolta fa sì che questo modo di fuga non abbia conseguenze altrettanto nefaste del fuoco”.

Un dramma, dunque, l’assenza del carro teli, che si somma alle altre scelte del governo centrale criticate dall’Usb. Come la soppressione del nucleo sommozzatori nelle ore notturne e il mancato ricambio dei mezzi, la cui età media è troppo elevata. “Tempo fa – conclude Barbagallo – Catania era rimasta anche senza autogrù così come, spesso, resta senza autoscala. Insomma, la situazione è diventata veramente imbarazzante e il paradosso sarà che,presto, a dover essere soccorsi, saranno i soccorritori”.

 


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