A seguito della pubblicazione dell’articolo in oggetto sul quotidiano online Livesicilia.it S.r.L., si rende doveroso da parte nostra una integrale contestazione del suo contenuto, poichè non veritiero e gravemente lesivo della reputazion della scrivente società. Ci si riferisce in particolare alle dichiarazioni, da Voi riportate nell’articolo in questione, rese dal sig. Piero Ceraulo, segretario di Fillea Cgil, secondo il quale: “I lavori sono iniziati nel gennaio di quest’anno e sarebbero dovuti terminare il 17 settembre scorso”, “non si capisce come questi soldi possano essere terminati. Tra l’altro non si spiega come mai un’azienda che vinca un appalto pubblico si riveli incapace di adempiere gli obblighi minimi verso i propri dipendenti. Una ditta che non ha la capacità per pagare i lavoratori possibilmente non ha nemmeno i requisiti economici per svolgere certi lavori. Da qui la domanda fondamentale: come ha fatto a vincere l’appalto, se si sta rivelando inadempiente e sommersa dai debiti?”
Ed ancora: “Ci sono lavoratori che non riescono a pagare il mutuo perchè non vedono una lira da 4 mesi”, “c’è il sospetto che la Finsid abbia utilizzato il denaro derivante dagli stati di avanzamento, elargiti dal Comune, per coprire i propri debiti pregressi invece che pagare le spettanze dei lavoratori. Trattandosi di una vera e propria frode, l’amministrazione comunale avrebbe il dovere di indagare e scendere in campo a fianco dei lavoratori. Ma finora il Comune si è mostrato indifferente”.
Ebbene, le dichiarazioni di cui sopra non soltanto non rispondono alla verità dei fatti, ma presentano altresì un contenuto gravemente diffamatorio, teso, evidentemente, a ledere l’immagine e la reputazione della scrivente società. Nel merito, è dunque doveroso smentire le mendaci dichiarazioni di cui sopra, chiarendo, punto per punto, quali siano i reali accadimenti:
I – Alla data di pubblicazione del Vs. articolo, il Comune di Bagheria non aveva ancora corrisposto alla scrivente società alcun compenso per i lavori svolti in esecuzione dell’appalto; pertanto tutte le spese affrontate per lo svolgimento dei lavori erano state sostenute unicamente dalla scrivente società, la quale si è persino dovuta esporre con gli istituti bancari;
II – La Finsid r.l. è una società consortile costituita ad hoc per la partecipazione alla gare d’appalto in questione; dunque, non si comprende come potrebbe avere debiti pregressi da “coprire” con il denaro derivante dagli stati d’avanzamento; denaro, peraltro, lo si ripete, alla data del Vs. articolo, non ancora percepito;
III – Nonostante la stazione appaltante non avesse ancora pagato neppure uno stato di avanzamento dei lavori, la scrivente società, aveva comunque corrisposto ai lavoratori, contrariamente a quanto indicato nell’articolo in questione, parti delle mensilità dovute.