Ghenos, scavi clandestini e traffico internazionale di reperti

“Ghenos”, scavi clandestini e traffico internazionale di reperti: il blitz

Misure cautelari nei confronti di 45 soggetti. Tutti i nomi VIDEO

CATANIA – Avrebbero potuto allestire un museo archeologico nazionale, tanto era il materiale che i carabinieri sono riusciti a recuperare nel corso dell’operazione avvenuta all’alba di stamani. E che ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 45 soggetti. Tra Sicilia, Calabria e altre regioni d’Italia. Sgominata una vasta organizzazione specializzata nel reperire e piazzare sul mercato beni culturali di provenienza illecita. Due presunti membri sono uomini delle forze dell’ordine.

La Procura di Catania

I dettagli dell’operazione Ghenos sono stati illustrati durante la conferenza stampa in Procura a Catania. Alla presenza del procuratore capo Francesco Curcio e dell’aggiunto Fabio Scavone, in collegamento con la Procura di Catanzaro e i vertici del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.

Il maxi blitz

I fatti. Alle prime ora di stamani, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, coordinati dalla Procura distrettuale di Catania, hanno dato esecuzione a 45 misure cautelari personali in Sicilia, Calabria, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna e anche all’estero, nel Regno Unito e in Germania. Il provvedimento ha disposto 9 custodie cautelari in carcere, 14 ai domiciliari, 17 obblighi di dimora, 4 obblighi di presentazione e la sospensione dell’attività per il titolare di una casa d’aste.

Al centro dell’indagine, avviata nel 2021 a seguito delle segnalazioni del Parco Archeologico di Agrigento, una rete di consorterie criminali attive soprattutto nel Catanese e nel Siracusano. Squadre di tombaroli eseguivano scavi clandestini in decine di siti siciliani e, in alcuni casi, anche in Calabria, alimentando il mercato illecito internazionale.

Un tesoro da 17milioni

Nella prima fase delle operazioni i carabinieri hanno sequestrato circa 10 mila reperti archeologici: oltre 7 mila monete antiche di grande valore storico, ceramiche, fibule, askoi, anelli, pesi e strumenti utilizzati per gli scavi. Scoperta anche una zecca clandestina nel Catanese, con stampi, conii e attrezzature per la produzione di falsi. Il valore complessivo stimato è di 17 milioni di euro.

Le attività investigative hanno portato anche all’arresto in flagranza di sei tombaroli e al sequestro di reperti destinati all’esportazione illecita, intercettati in Germania grazie alla cooperazione internazionale.

La filiera dei tombaroli

L’organizzazione era strutturata lungo un’intera filiera: tombaroli dotati di metal detector e strumenti professionali, ricettatori locali e trafficanti internazionali in contatto con case d’aste straniere. Al vertice, secondo gli investigatori, un ricettatore dell’area etnea già coinvolto in passato nel traffico di monete archeologiche.

Secondo la Procura, la rete aveva messo a segno almeno 76 scavi clandestini accertati in siti di alto pregio storico come Eraclea Minoa, Morgantina e Monte Jato, distruggendo porzioni di patrimonio archeologico non ancora studiato.

Tutti i nomi

IN CARCERE

  1. Asero Filippo
  2. Boccadifuoco Vincenzo
  3. Camonita Salvatore
  4. Esposito Giuseppe
  5. Insolia Leandros
  6. Nicotra Michele Consolato
  7. Paternò Gianfranco
  8. Pretin Simone Adriano
  9. Sambataro Santo

ARRESTI DOMICILIARI

  1. Bonaventura Salvatore
  2. Di Mauro Giuseppe
  3. Cavallaro Salvatore
  4. Di Dio Fortunata
  5. Faranda Domenico
  6. Faranda Gaetano
  7. Lo Verde Enrico
  8. Minnella Carmelo
  9. Pop Sergiu Ionica
  10. Stancanelli Vito
  11. Strano Giuseppe
  12. Tomasello Pietro
  13. Tomasello Salvatore

OBBLIGO DI DIMORA CON PERMANENZA IN CASA

  1. Calvagna Filadelfio
  2. Castro Giovanni
  3. Insolia Massimiliano
  4. Nicotra Adriano
  5. Palumbo Salvatore
  6. Pezzino Giuseppe
  7. Rapisarda Giuseppe
  8. Salvia Francesco

OBBLIGO DI DIMORA NEL COMUNE DI RESIDENZA

  1. Buceti Giuseppe
  2. Chiara Benedetto
  3. Insinga Giuseppe Salvatore
  4. Lucca Massimo
  5. Petronio Nicolò
  6. Portale Antonio
  7. Rotondo Antonino Francesco
  8. Tomasello Salvatore
  9. Viola Giuseppe Sebastian

OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA

  1. Benfatto Salvatore Romano
  2. Emmanuele Alfio

Non sono state ancora fornite le generalità di un soggetto destinato ai domiciliari e di un altro indiziato che è stato sottoposto all’obbligo di dimora unito all’obbligo di presentazione alla Pg una volta alla settimana.

Come detto, l’operazione Ghenos è scattata stamani all’alba.

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