Pd nel caos, parla Faraone | "Cacciato perché contro M5S" - Live Sicilia

Pd nel caos, parla Faraone | “Cacciato perché contro M5S”

L'ex segretario siciliano del Pd: "Se si fa come dice Franceschini, servirà una nuova forza politica".

La polemica
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PALERMO – Davide Faraone, ormai ex segretario del Pd siciliano, dice subito che “questa è una conferenza stampa difficile, la più difficile”. Il 19 luglio ha riconsegnato la tessera del PD, il giorno del suo compleanno “Non sono riuscito a digerire che nei minuti in cui si ricordava il giudice Borsellino si riuniva la commissione di garanzia per trattare il defenestramento del suo segretario”. 

Secondo il senatore renziano, è stata tutta politica la decisione della Commissione di garanzia del Nazareno che a maggioranza ha annullato la sua elezione a segretario in un congresso vinto a tavolino dopo l’abbandono di Teresa Piccione che ha fatto saltare le primarie. E Faraone ritiene di avere pagato il prezzo della sua avversione a qualsiasi ipotesi di patto con i grillini. Ipotesi che se diventerà qualcosa di concreto, avrà come conseguenza alla creazione di una nuova forza politica. 

“In questa storia non c’è niente che riguardi le regole. Le correnti si sono prese la connessione di garanzia. Si è sancito un principio che a chi è più debole basta che si ritiri qualche ora prima dell’apertura del gazebo per fare annullare le primarie”, dice Faraone. Con lui non c’è il vice Antonio Rubino, che fa sapere di essere lontano per impegni personali ma manifesta solidarietà e vicinanza al segretario defenestrato.

“Dall’intervista di Franceschini e da quella del suo uomo in Sicilia (Giuseppe Lupo, ndr) si capisce perché sono stato cacciato. Io mi ero espresso contro un accordo con i grillini, con un vaffa. Mi spaventa che un dirigente dice che abbiamo gli stessi valori con i 5 Stelle”.

E’ duro il renziano con questo nuovo Pd zingarettiano, “un partito che non riesce a dire no alla secessione mascherata della Lega”, lo definisce Faraone, che parla di “ditta in salsa sicula”. “Se qualcuno si aspetta che io batta in ritirata si sbaglia. Lo scontro sulla segreteria non appassiona nessuno se non i notabili”, dice Faraone che dice: “Vogliamo essere alternativi a Salvini e Di Maio e ai loro scendiletto in salsa sicula”.

*Non ho chiesto a nessuno di fare la mia stessa scelta. Non mi frega un tubo di chi sarà il prossimo commissario, io starò fuori ma attento a che quello che abbiano fatto non vada perduto. Mi batterò contro l’idea di diventare il ruotino di scorta dei 5 Stelle”, risponde il politic palermitano ai giornalisti. “Purtroppo ci logoreremo, il commissariamento non sarà breve”, prevede Faraone. “Vedremo l’evolversi della situazione – continua Faraone rispondendo alle domande dei cronisti – se ci dovesse essere un’evoluzione nel senso che dice Franceschini sarà indispensabile costruire una forza politica che si opponga ai populismi”.


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