“Nilmar? E’ un giocatore che è ancora nella testa del presidente e di tutti noi ma non c’è solo lui in giro come attaccante”. Lo ha dichiarato il direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini, intervenuto incollegamento telefonico alla trasmissione “Tgs Studio Sport”, per parlare delle strategie di mercato dei rosanero.
“Siamo attenti e vigili sul mercato. Adriano? Penso stia bene dove sta e ho molti dubbi che nella sua psiche ci sia la volontà di trasferirsi a Palermo. In ogni caso, qualora il giocatore decidesse di voler cambiare aria e accettasse la destinazione noi lo accoglieremmo molto volentieri. L’organico è migliorabile attraverso quelle che definisco delle scelte integrative – ha continuato – A centrocampo, per fare un esempio, qualora dovessimo insistere con questo modulo, potrebbe far comodo un giocatore che possa rappresentare un’alternativa a Nocerino o Bresciano oppure potrebbe servire un cursore di fascia. In ogni caso sarebbero delle alternative importanti per dare l’opportunità al tecnico di poter contare su una gamma più ampia di scelte. Mercato italiano o straniero per la scelta dell’attaccante? In Italia ci sono pochi attaccanti disponibili
per gennaio”.
Sabatini, ha ribadito che uno dei punti chiave della politica del club rosanero è la valorizzazione dei giovani. “E’ un imperativo per una società come il Palermo, una risorsa che dà lustro alla nostra società – ha sottolineato il ds rosanero – Ha giocato e con buoni risultati un ragazzo dell’89 come Kjaer e potrebbe riproporsi nuovamente domenica. Ha debuttato un ragazzo del ’90 come Mchedlidze che si sta riprendendo in questi giorni dopo un problema che si è rivelato un po’ più serio del previsto. Non vedo in Italia tante squadre in cui figurano tra i titolari tanti giovani”.
“La differenza di vedute tra Zamparini e Ballardini sulle prospettive della squadra? Il presidente è pragmatico e va subito in fondo – continua Sabatino – Il nostro allenatore,invece, ragiona più per tappe cercando il risultato attraverso passi graduali. Sembrano discordanti ma non sono in antitesi. Il presidente Zamparini ha pronunciato la parola Champions? Fa bene a guardare in alto e io non posso smentirlo – ha spiegato Sabatini – Le sue sono parole importanti che servono a creare una dialettica all’interno dello spogliatoio e aumentare in maniera notevole le motivazioni. Parlare di grandi obiettivi non ci deve spaventare anche se è doveroso essere sempre realisti anche per una questione di rispetto nei confronti dei nostri tifosi. L’undicesimo posto in classifica? Non è consono al valore del nostro organico – ha aggiunto il ds rosanero – I numeri sono sotto gli occhi di tutti e non si discutono ma dal punto di vista dell’interpretazione delle nostre potenzialità e dei contenuti delle partite va fatta un’analisi più ampia”.
Tornando alla gara di sabato sera contro i nerazzurri Sabatini promuove per metà il Palermo. “I primi 45 minuti della gara contro l’Inter mi hanno inorgoglito – afferma – I primi 45 minuti sono stati fatti con tecnica, forza, idee. Il canovaccio da cui ripartire deve essere questo e sono sicuro che verrà seguita questa strada – ha spiegato il ds rosanero – Il gol di Ibrahimovic dopo 26 secondi dall’inizio della ripresa ci ha tolto dal percorso della partita. La gara è indubbiamente cambiata e dobbiamo accettarlo. Il mister sa comunque come intervenire”.