PALERMO – Da giovedì 4 a sabato 6 aprile al Goethe-Institut Palermo ecco “Österreich/Sicilia Connection”, una serie di concerti in collaborazione con Curva minore e Forum Austriaco di Cultura a Roma. Il prezzo d’ingresso è di 8 euro, mentre per gli studenti e i soci del Goethe-Institut il costo sarà di 5 euro.
Questo il programma completo:
Fischer/Vicard Duo
giovedì 4 aprile 2013, ore 21,15
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Michael Fischer sax, violino
Alessandro Vicard contrabbasso, live processing
Alphabetic notion 2
giovedì 4 aprile 2013, ore 22
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Elio Amato pianoforte, flicorno, trombone
Davide Granato chitarra elettrica
Alessandro Vicard contrabbasso, live processing
Österreich/Sicilia Connection 2
venerdì 5 aprile 2013, ore 21,15
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Michael Fischer violino
Alessandro Librio violino, viola
Enrico Sorbello violoncello
Alessandro Vicard contrabbasso
Lelio Giannetto contrabbasso
venerdì 5 aprile 2013, ore 22
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Michael Fischer sassofono tenore
Eva Geraci flauto
Dario Compagna clarinetto
Beppe Viola clarinetto, clarinetto turco, flauti
Marcello Cinà sassofono soprano
Mezz Gacano chitarra elettrica
Gandolfo Pagano chitarra preparata
Alessandra Pipitone pianoforte
Österreich/Sicilia Connection 3
sabato 6 aprile 2013, ore 21,15
Cantieri Culturali alla Zisa, Goethe-Institut
Michael Fischer conduction
Alessandro Vicard contrabbasso, live processing
Eva Geraci flauto
Benedetto Basile flauto
Marcello Cinà sassofono soprano
Mezz Gacano chitarra elettrica
Gandolfo Pagano chitarra preparata
Alessandra Pipitone pianoforte
Michael Fischer, austriaco, classe 1963, è uno dei più importanti esponenti della musica di oggi, senza confini o limiti alle capacità espressive e poetiche. Pluristrumentista, compositore, dedica una coerente attività nell’ambito della composizione istantanea producendosi anche nelle cosiddette contuction note per l’intenso lavoro di Lawrence ‘butch’ Morris proprio di recente scomparso. Sin dal 1999 lavora alle implicazioni del fenomeno elettroacustico del feedback. Ha collaborato con i più grandi interpreti delle pratiche improvvisative come John Edwards, Mark Sanders, Hilary Jeffery, Marcos Baggiani, Michael Vatcher, Atsuhiro Ito, Irene Schweizer, William Parker, Felicity Provan, Joao Castro Pinto, Daisuke Terauchi a.m.o. collaborando con molti progetti internazionali. Nel 2005 fonda la Vienna Improvisers Orchestra. La sua attività è possibile incontrarla in concerti, performance e festival, soprattutto in Europa e Giappone
Alessandro Vicard, classe 1972, è uno dei più interessanti talenti siciliani – come altri, del resto, ‘costretti’ a cercare altre vie di fuga – e ha trovato in Austria una giusta collocazione in cui poter agire e sviluppare la sua poetica artistica. Nativo di Palazzolo Acreide – in quel di Siracusa dove Antonino Uccello decise di ‘fondare’ la sua Casa, oggi Museo etno-antropologico della Regione Siciliana, inizia dal 1994 a frequentare i contesti delle musiche audio-tattili legati ai percorsi innovativi. Nel corso di questa ricerca pratica di nuova musica a cavallo tra notazione tradizionale e non, incontra e collabora con musicisti di ogni provenienza geo-culturale quali Benat Achiary, Massimo Cohen, Agostino Di Scipio, Michael Fischer, Gianni Gebbia, Lelio Giannetto, Franz Hautzinger, Didi Kern, Cort Lippe, Pablo Montagne, Kuchera-Morin, Marcello Nisinman, Barre Phillips, Steve Potts, Michele Rabbia, Michael Riessler, Giancarlo Schiaffini, ErikM, Vienna Improvisers Orchestra e altri ensemble europei; e per il teatro con EmmeA Teatro, Theatre Spirale di Ginevra, Peter Greenaway e Saskia Boddeke.
È con l’austriaco Michael Fischer che stringe un sodalizio artistico di maggior stabilità coniugando l’esperienza del suono acustico degli strumenti ad arco e ad ancia con il processo elettronico. Attraverso l’utilizzo di questi strumenti, il duo Fischer/Vicard provoca una serie diversificata di paesaggi sonori immaginari a volte simili e graduali, come lungo un viaggio senza soluzione di continuità, a volte con inaspettati cambi a contrasto, come spesso accade nella realtà sensoriale del quotidiano: dall’oriente a intervalli micro-tonali, alle cascate di suoni, fino al silenzio musicale che non è silenzio spazio/temporale.