PALERMO – Una stangata da sedicimila e trecentosei euro. Dopo la bufera che lo ha travolto per il furto di luce, Antonino Buffa si era detto pronto a pagare e lo ha fatto, sborsando la somma calcolata dall’Enel in merito ai reali consumi di energia elettrica nel suo negozio di corso Finocchiaro Aprile. Una cifra che si riferisce al bimestre antecedente al controllo dei carabinieri, avvenuto il 22 agosto.
Quel giorno i militari dell’Arma e i tecnici dell’Enel hanno rilevato la manomissione dei due contatori presenti nell’attività commerciale di “Nino u’ ballerinu”: un magnete aveva permesso al titolare della rosticceria famosa per lo “street food” di abbattere i costi in bolletta del novantacinque per cento.
Una volta effettuati i conteggi, Buffa ha effettuato il pagamento mercoledì 17 settembre, ma l’indagine della Procura di Palermo nel frattempo prosegue e mira ad accertare se, in passato, si siano verificate altre manomissioni. Il periodo preso in considerazione è quello degli ultimi cinque anni.
Nino u’ ballerinu, finito nel occhio del ciclone nel giro di pochi giorni, si era scusato con i suoi clienti, aveva parlato di un “errore” di cui era pienamente consapevole, di cui si era pentito.
Oggi, dopo avere sborsato per la precisione 16.306.76 euro, spera che la vicenda finisca nel dimeticatoio: “Dopo avere pagato quanto dovuto all’Enel, vorrei si chiudesse definitivamente questa storia. Voglio tornare alla mia vita tranquilla, al mio lavoro. In questo mese ho potuto sperimentare sulla mia pelle quanto sia fastidioso e doloroso finire nel tritacarne mediatico, spesso creato ad arte da alcuni media. Per fortuna ho avuto la prova tangibile di essere circondato da tanti amici veri e da gente che mi vuole bene. Ho ricevuto solidarietà da persone che non conoscevo, che sono venute nel mio locale a gustare le mie specialità”.
“Malgrado avessi ricevuto varie offerte di lavoro ed inviti in diverse città italiane – sottolinea Buffa – non ho mai pensato di abbandonare Palermo. Anche in questo momento difficile non mi allontanerò per nessuna ragione dalla mia amata terra. Sono sempre stato una persona perbene, dedito al lavoro ed alla famiglia e non permetto che un mio errore per il quale sto pagando possa offuscare la mia immagine consentendo a chiunque di attribuirmi la patente di delinquente che non mi appartiene. Mi auguro davvero – conclude Buffa – di potere tornare alla mia vita quotidiana, quella in cui tutti mi conoscono come “il re del cibo di strada”.