PALERMO – Erano stati licenziati due anni e mezzo fa. E da ieri, dopo una lunga battaglia condotta dalla Fiom anche sui criteri di selezione, sono tornati al lavoro all’Amat, nell’officina, con un contratto interinale, 7 operai metalmeccanici della ex Sivibus, concessionaria di Iveco Bus per la Sicilia, azienda poi fallita nel novembre del 2019, che aveva in appalto la manutenzione degli autobus dell’Amat.
Un appalto storico cessato per la messa in liquidazione di un’azienda leader del settore dagli anni ’50. Ai tempi, nel novembre del 2019, i 40 addetti si erano trovati senza lavoro, un lavoro difeso con scioperi, incontri istituzionali, vertici. Fino al giorno del licenziamento collettivo scattato il 22 novembre. Poi l’Amat nel 2020 ha pubblicato l’avviso per la selezione di 41 Operatori di officina, tra carrozzieri, meccanici ed elettrauto, a tempo determinato, per sei mesi, con l’Agenzia interinale Tempor.
Un bando che, tra pandemia e criteri di assunzione rivisti, è arrivato in parte a conclusione solo adesso. Da ieri, 20 nuovi operai tra carrozzieri, elettrauto, meccanici e anche figure dirigenziali, sono già al lavoro nell’officina dove si trovano i mezzi guasti dell’Amat. Tra gli assunti, sono stati reinseriti i 7 che facevano parte del precedente appalto: erano gli ultimi del gruppo degli “storici” rimasti disoccupati; gli altri sono transitati in due aziende di Carini e di Termini Imerese.
“E’ stata una vertenza dura e complicata. E l’abbiamo vinta: è un grande risultato che dei lavoratori siano reinseriti nel mondo del lavoro – dice Francesco Foti, segretario generale Fiom Cgil Palermo – Nel bando c’era scritto che tra i criteri servivano tutte le patenti. Abbiamo contestato subito quanto richiesto perché per trent’anni gli operai metalmeccanici hanno lavorato in officina per aggiustare le carrozze e poi erano gli autisti a provare i mezzi. Abbiamo fatto riunioni su riunioni, con l’assessora Giovanna Marano e i dirigenti Amat. E alla fine fu stabilito che avrebbero modificato il bando. I lavoratori si sono così potuti registrare all’agenzia interinale con gli attestati e i brevetti in loro possesso”.
“Si tratta di 7 lavoratori esperti, che lavorano da trent’anni, ma ancora giovani per l’età pensionabile – aggiunger Foti – Occorre che il governo velocizzi sulla riforma delle pensioni. E chiediamo che questo sia l’inizio di un percorso di consolidamento che porti alla loro assunzione diretta da parte di Amat, sopperendo così alle carenze d’organico. Si tratta di figure fondamentali per l’azienda, per il servizio che svolgono per la collettività, garantendo l’efficienza dei mezzi dell’azienda. La nostra richiesta è pertanto, alla scadenza dei contratti, la loro riconferma a tempo indeterminato”.
Esprime soddisfazione anche Nidil Cgil Palermo, la categoria che segue i lavoratori interinali. “Li abbiamo seguiti, in questo lungo percorso, in particolare i 7 ex Sivibus, fornendo a tutti l’assistenza anche per la compilazione delle domande – dichiara Andrea Gattuso, segretario generale Nidil Cgil Palermo – Siamo soddisfatti per questa partenza, finalmente. Continueremo ad assistere i lavoratori durante questo periodo di lavoro e speriamo che questa prestazione lavorativa possa durare più a lungo possibile. Ne sono entrati 20 in tutto ma il bando era per 41 operatori: quindi chiediamo all’Amat il prima possibile di completare le assunzioni che erano previste”.
I lavoratori ex Sivibus, inoltre, sono ancora in attesa di spettanze arretrate. L’azienda si trova attualmente in concordato preventivo, procedura nell’ambito della quale i lavoratori, alcuni dei quali sono assistiti dal legale della Fiom, l’avvocato Marcello Costa, hanno presentato le istanze di riconoscimento dei propri crediti .