PALERMO – Dopo sette giorni di piena tempesta, con le sconfitte con Juventus e Alessandria e l’epurazione di tre elementi della ciurma per tentato ammutinamento, c’è bisogno di riportare la nave nel porto più sicuro per scongiurare ulteriori danni ad un’imbarcazione che al momento naviga a vista. La metafora marinaresca serve per descrivere al meglio la situazione del Palermo di Davide Ballardini, timoniere di un gruppo giunto da appena un mese per raddrizzare una stagione che dall’avvento del tecnico ravennate non si è ancora raddrizzata. Dopo la batosta in Coppa Italia, con annesso allontanamento dal gruppo di tre pedine importanti, per l’ex allenatore di Cagliari, Lazio, Bologna e Genoa c’è da dare dunque un segnale forte nella complicata trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, forse il peggior avversario da incontrare in questo momento visto che gli orobici vivono un campionato da protagonisti in piena zona Europa.
Per evitare dunque che anche la panchina di Ballardini inizi a scottare, come di recente ha fatto quella di Iachini, i rosanero necessitano di una buona prestazione contro i nerazzurri magari condita dalla conquista di punti importanti per la salvezza, visto che dietro i siciliani la zona rossa della retrocessione si è assottigliata ormai a soli due punti (quelli che distanziano il Palermo a quota 15 dal Bologna a 13). Un ulteriore passo falso anche contro gli uomini di Reja metterebbe il patron Zamparini nelle condizioni di dare un ultimatum al suo allenatore, simile per certi versi a quello già visto con il suo predecessore, con il match in casa col Frosinone che diverrebbe nuovo crocevia della stagione.
Qui Atalanta. I bergamaschi, gasati dal successo contro la Roma all’Olimpico, si affidano ancora una volta al trio d’attacco tutto argentino composto da Denis, che l’anno scorso segnò una doppietta nel 3-3 contro i rosanero, Gomez e Moralez. Reja dovrà rinunciare all’ex della sfida Mauricio Pinilla e agli squalificati Grassi e Stendardo. In difesa giocheranno Toloi e Paletta, in passato trattati proprio dal Palermo, e gli esterni Masiello e Brivio. Centrocampo con fosforo e muscoli quello invece composto dall’altro ex Jasmin Kurtic, De Roon e Cigarini, in panchina invece l’indimenticato Giulio Migliaccio.
Qui Palermo. Con i già citati Rigoni, Maresca e Daprelà rimasti a Palermo per scelta societaria Ballardini dovrà fare a meno anche di Vazquez e Struna, appiedati dal giudice sportivo, e quindi getta nella mischia il macedone Trajkovski, tra le uniche note positive nella gara di Coppa Italia, al fianco di Alberto Gilardino. Inizialmente in panchina dunque Robin Quaison mentre Gaston Brugman giocherà ancora una volta alle spalle delle punte dopo la gara poco convincente con la Juve. Sulla fascia destra ballottaggio Rispoli-Morganella, con lo svizzero che dovrebbe riuscire a strappare la sua prima da titolare in campionato. A centrocampo Jajalo con Hiljemark e Chochev.
Qui le probabili formazioni:
ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello, Toloi, Paletta, Brivio; Kurtic, De Roon, Cigarini; Gomez, Denis, Moralez. Allenatore: Reja.
PALERMO (4-3-2-1): Sorrentino; Morganella, Goldaniga, Gonzalez, Lazaar; Hiljemark, Jajalo, Chochev; Brugman, Trajkovski; Gilardino. Allenatore: Ballardini.
