PALERMO – “La professionalità ci porta ad essere già pienamente attivi nella riorganizzazione della squadra”, parole di Paul Baccaglini non più tardi di due giorni fa con l’ex Iena e attuale presidente rosanero che si è trovato a dover rassicurare per l’ennesima volta la tifoseria che voci e indiscrezioni che avrebbero potuto rallentare ulteriormente l’iter di un closing atteso da più di due mesi ormai. Il Palermo però, quello del futuro rappresentato da Baccaglini e quello del passato da Zamparini, sembra lavorare nonostante il momento di stasi che si prolunga senza che difatti la società possa concludere degli accordi per il nuovo ds, allenatore e ovviamente i giocatori che andranno a comporre la rosa del prossimo anno. Proprio sul versante direttore sportivo le prossime ore diranno qualcosa di concreto in merito alla scelta che il club di viale del Fante affronterà fra Dario Baccin e Marcello Carli.
Qui a prevalere al momento è la volontà di Baccaglini che vorrebbe promuovere al ruolo di uomo mercato il già ex ds e sopratutto responsabile del settore giovanile. Baccin, messo nel mirino infatti dall’Inter come figura da affiancare ad Ausilio nel ruolo di ‘ds dei giovani’, dovrà fare chiarezza sulla sua posizione ed entro domani è previsto un incontro chiarificatore con il presidente del Palermo per capire se la promozione a direttore sportivo dei rosanero in B, col compito di costruire dunque una squadra all’altezza di vincere il campionato cadetto, possa allettare il piemontese tanto da farlo rinunciare all’offerta dei nerazzurri. In alternativa a Baccin ci sarebbe poi sempre la carta Marcello Carli, ex dg dell’Empoli, da giocarsi anche se lo stesso ex dirigente toscano nell’incontro avvenuto con Baccaglini avrebbe indicato proprio nel giovane collega la figura giusta per il Palermo.
La priorità del trader italoamericano è dunque quella di chiudere al più presto per il ruolo di ds alla luce di un ritiro estivo in programma fra un mese esatto (il 12 luglio in Carinzia, ndr) ed un organico che dovrà quantomeno avere un’ossatura fra cessioni, permanenze, rientri dai prestiti e nuovi acquisti. Una mole di lavoro importante che una squadra già retrocessa già da diversi mesi non può posticipare ancora pena trovarsi già indietro rispetto alle dirette concorrenti alla promozione diretta in A. Da valutare ci sono poi determinate situazioni di calciatori che, nonostante il campionato culminato con la retrocessione, hanno richieste importanti. E’ il caso di Nestorovski, cannoniere dei rosanero nel suo primo campionato di serie A, che viene seguito con interesse dall’Udinese, dopo l’addio di Zapata di ritorno al Napoli, e dalla Fiorentina.
Per il macedone, che in più occasioni ha dichiarato di voler restare anche in B con i rosanero, si potrebbe aprire un’asta che lo riporterebbe anche l’anno prossimo nel massimo campionato italiano. Da verificare c’è però sia la volontà del calciatore che della società, quest’ultima almeno a parole mai intenzionata a lasciar partire l’attaccante a meno di un’offerta irrinunciabile. In questa fase di silenzio radio sul fronte mercato si inserisce poi anche l’interesse del Genoa per un altro pezzo pregiato dell’organico rosanero, Andrea Rispoli. Il campano, capitano fra l’altro nell’ultima annata in Sicilia culminata con sei gol, resta fra le prime scelte anche di Lazio e Fiorentina anche se il terzino, molto legato alla città, difficilmente lascerà il rosanero. Chi lascerà invece, per far ritorno con tutta probabilità nel suo Brasile, è Bruno Henrique. Il centrocampista ha infatti offerte da Palmeiras e Flamengo anche se nessuna dei due club sudamericani potrebbe permettersi di pagare per intero l’ingaggio del giocatore. A far sicuro ritorno in Sicilia sarà invece Aljaz Struna, la clausola che legava lo sloveno nel caso di promozione al Carpi è stata infatti stracciata dalla sconfitta col Benevento, con il terzino che si rivedrà in ritiro per poi probabilmente ripartire.