De Sanctis: "Tutto su Brunori, Segre e sul calciomercato del Palermo"

De Sanctis: “Tutto su Brunori, Segre e sul calciomercato del Palermo”

Il nuovo ds: "Abbiamo obiettivi dappertutto per migliorare la rosa"
CALCIO - SERIE B
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PALERMO – Giornata di presentazioni in casa rosanero. Il tecnico Alessio Dionisi e il direttore sportivo Morgan De Sanctis, nella sala stampa del “Renzo Barbera”, hanno rilasciato le prime dichiarazioni da nuovi dirigenti del Palermo. Il ds ex Salernitana, in presenza anche dell’amministratore delegato Giovanni Gardini, ha affrontato diversi temi caldi, a partire dal calciomercato rosanero.

“Piacere di presentarmi alla tifoseria rosanero. Sento profondamente la responsabilità e l’orgoglio di occupare un ruolo delicato all’interno dell’area sportiva. Ce la metteremo tutta per rendere orgogliosi i tifosi e soprattutto, rispetto a quello che è il CFG, di mantenere un livello che c’è sempre stato nella loro storia”.

“Ruolo di Bigon? Nel mio ruolo da ds nella Salernitana ho sviluppato quattro o cinque trattative col Palermo della gestione passata, di cui due che si erano chiuse – spiega De Sanctis -. Poi una è stata rinviata per delle questioni extra calcistiche e un’altra si è conclusa, mi riferisco a Mamadou Coulibaly. Io ho solo avuto come riferimento Leandro Rinaudo come direttore sportivo. Riccardo Bigon è un rappresentante importante del CFG, ma non vedo assolutamente nessun tipo di dinamica che possa rappresentare quanto chiesto”.

“Abbiamo profondo rispetto per quanto fatto negli ultimi 24 mesi dal Palermo, sia in campo che fuori. La base tecnica della prima squadra è buona e sarà sicuramente migliorata. Abbiamo chiari obiettivi e posizioni. Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo in più perché abbiamo obiettivi alti e c’è concorrenza con squadre che per ora possono offrire una categoria superiore rispetto a quella del Palermo. Con la maniera e i tempi giusti, auspichiamo che prima dell’inizio del campionato possano incastrarsi tutti i tasselli che possiamo”.

Sul calciomercato del Palermo

“Mix di giovani ed esperienza? Ci vuole il giusto mix perché da un lato è importante avere esperienza per gestire un fattore ambientale che condizionerà le nostre scelte. Giocare a Palermo non è come giocare in altri posti, probabilmente è la piazza più passionale della Serie B. Dall’altro canto ci piacerebbe anche immaginare, come siamo io e il mister, dei giovani che vogliono costruire qualcosa di importante. Mi piacerebbe anche che arrivassero giovani che dentro il Palermo si immaginano di diventare ancora più importanti. È la parte del nostro lavoro più complicata, la base è buona e abbiamo già parlato con tutti i giocatori della rosa per capire chi è veramente motivato per questo progetto”

“Stanno uscendo grandi professionisti dallo staff dell’area tecnica, se le loro volontà si incontreranno con quelle del Palermo è probabile che daranno un contributo, ma non con la prima squadra. Mi sento comunque di ringraziare queste persone che ho conosciuto e apprezzato tantissimo”.

“Gli obiettivi li abbiamo dappertutto per migliorare la rosa. Per centrocampo e attacco, idealmente, il nostro mercato dovrà consegnare 6/7 giocatori per reparto per consentire al mister delle variazioni tattiche. Vogliamo consegnare variabili nelle caratteristiche dei giocatori. Diciamo che non ho un budget che mi condiziona, ma mi condiziona consegnare al mister giocatori duttili e vogliosi di giocare nel Palermo”.

Non cercheremo di convincere nessuno. Vale per chi arriverà e per quelli che ci sono. Alla convinzione ci teniamo molto, ci teniamo particolarmente che soprattutto chi c’è già abbia capito che tipo di opportunità è il Palermo. Ci aspettiamo molto da questo. Se devo immaginarmi cosa mi aspetto dai giocatori dal punto di vista caratteriale, mi aspetto che abbiano le stigmate di quello che vuol dire essere un professionista come quelli che sono stati Migliaccio (presente in sala stampa, ndr) o Segre”.

Sul calciomercato dei singoli

Segre? Mi sono accodato a una negoziazione iniziata già dalla vecchia dirigenza. Jacopo è assolutamente convinto che il Palermo sia la continuità giusta per la sua carriera e lo siamo anche noi. È solo una questione di dettagli e speriamo presto di poter annunciare il rinnovo. Nelle due stagioni fatte e in quello che vorrà fare può essere un moltiplicatore di quanto vogliamo mettere dentro la prima squadra”. 

Brunori? Fa parte del progetto tecnico del Palermo, non c’è nessun dubbio. Lucioni e Di Mariano? Rientrano nel progetto, hanno manifestato la volontà di rientrare e continuare nel progetto, ma con una riserva. In realtà penso che questa riserva la possano sciogliere loro con i comportamenti giusti avuti fino ad ora e che devono continuare a mettere”.

“Nei confronti che ho avuto con Pigliacelli devo dire che ho trovato un ragazzo che ha chiarissima la sua situazione. Mi ha rappresentato quello che è stato il suo percorso nel Palermo e ne ho preso atto. Mi sono piaciute le ultime dichiarazioni del suo agente, molto intelligenti. Tutti quanti riceveranno rispetto se lo danno. È evidente che qualcosa va cambiato in quel settore, ma lo faremo quando e solo se ci saranno tutte le condizioni che rispetteranno il Palermo e i tesserati del Palermo. Nello stile del CFG e nelle dinamiche del modo di operare, nel quale io credo, non c’è l’accanimento contro qualcuno che ha dato tanto, ma deve essere reciproca la cosa”.

“Su Desplanches ho un’ottima considerazione. È un portiere che è arrivato a Palermo con un’esperienza internazionale e con un numero limitato di minuti della sua carriera. Nella dinamica di cambiamento che abbiamo in testa in quel settore lì, faremo le scelte più ponderate per cui si possa ripartire da tre o quattro portieri che diano garanzie. Un gruppo che sia negli equilibri ben distribuiti di partenza. Così come sarà per il portiere e per tutti i ruoli, il mister deciderà nel ritiro”.

Le mosse di De Sanctis col Palermo

“Per la seconda parte del ritiro mancano alcuni dettagli e presto li avrete. È certo che fino alla prima partita ufficiale di Coppa Italia la squadra non sarà a Palermo. È probabile, capiremo col calendario, che si facciano dei ragionamenti se proseguire la fase di allenamento anche ad agosto lontano da Palermo. Ce la mettiamo tutta per fare in nodo che i tifosi possano riabbracciare la squadra in città”.

“Spegnere eccessivi slanci di entusiasmo da chi propone giocatori e di come e quanto vogliano realizzare trasferimenti nel nostro gruppo. Anche quello però può aiutarmi a capire quanto vogliono giocare nel Palermo. Lascio un messaggio chiaro a chi ascolto per ricevere e costruire negoziazioni: non abbiamo un grande lavoro di uscita da fare. La rosa dal primo luglio è composta da 28 giocatori professionisti. Un numero importante di questi 28 uscirà, ma non è un grandissimo lavoro e su alcuni ci sono tante richieste. Questi ragazzi si stanno prendendo del tempo anche loro per crescere rispetto alle richieste che hanno”.

“All’interno del gruppo qualcosa di interessante c’è, quindi qualcosa stiamo guardando in casa CFG. Per Corona ci sono arrivate tante richieste, io e il mister abbiamo il piacere di vederlo in ritiro. Poi è chiaro che il mio riferimento per chi può rimanere, lui deve formarsi fuori da Palermo. Cercheremo di farlo nel modo più intelligente possibile”.

“Mi piacerebbe migliorare la rosa con giocatori che vengono dalla Serie A e dalla Serie B. Arriveranno entrambi, stiamo provando a portare anche profili internazionali che si contendono realtà importanti. Non escludo, anzi è molto probabile, che arrivino giocatori di una categoria superiore”.


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