PALERMO – “Qualche scettico si chiede a cosa serve il volontariato. Eppure, stando ai dati pubblicati recentemente dall’Istat ci sono quasi 5 milioni di persone, oltre il 9% della nostra popolazione, che dedicano ogni anno 84 milioni di ore del proprio tempo, non a se stessi, ma gli altri, a chi ne ha bisogno”.
A dirlo è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia di chiusura di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025, che si è svolta questa mattina al Teatro Massimo di Palermo.
“Anche soltanto in termini economici il volontariato rappresenta un patrimonio impressionante. Un patrimonio basato sulla gratuità. Un impegno, sia organizzato sia individuale, che riflette una comunità non ripiegata su se stessa ma che sviluppa e poi mette in pratica valori di coesione sociale”, ha evidenziato Mattarella.
Mattarella: “Volontariato, leva possente”
“Il volontariato è un motore di ricerca, di costruzione di rapporti che ampliano e rendono autentico il godimento dei diritti nella società – ha aggiunto il Capo dello Stato -. Una leva possente per dare vicinanza, calore umano, fraternità e, in definitiva, dare senso alle relazioni sociali con attenzione particolare alle condizioni di fragilità. È un’energia di cui le comunità non potrebbero fare a meno”.
“Le tossine in circolo”
“Il volontariato è palestra di democrazia concreta – ancora il Presidente –, che può immettere forza vitale nelle istituzioni” è “elemento necessario in un tempo contrassegnato anche da paure suscitate da tossine messe in circolo ingannevolmente da indifferenze che non condannano la sopraffazione, la violenza, l’illegalità, l’allontanamento dalle ragioni della convivenza civile. Le tossine oscurano il futuro e il volontariato è un antidoto prodigioso, giorno per giorno con i fatti dà corpo alla speranza. Il volontariato non accetta che l’antropologia che prevalga sia l’entropia dell’individualismo”.
“È fattore di unità”
“Il volontariato è stato fattore d’unità. Con la sua esperienza ha contribuito a scelte importanti. Il suo apporto è prezioso – ha concluso Mattarella – e non è soltanto una sorta di pronto soccorso delle grandi emergenze. Accompagna e offre significato alla quotidianità delle persone, quella personale e quella collettiva. Disegnando con l’opera di un immane numero di persone, l’idea effettiva di comunità qualificandosi come forza sociale culturale, educativa e formativa. Segnandosi come protagonista nell’attuazione dei principi della nostra Costituzione anzitutto quelli di partecipazione e di solidarietà”.
Tommasini: “Un laboratorio civico”
Sul palco del Teatro Massimo anche la presidente di CSVnet, Chiara Tommasini. “Con Palermo si chiude un anno che non è stato una vetrina, ma un laboratorio civico fatto di partecipazione, legami e responsabilità condivise”, ha detto.
Parole che arrivano all’indomani della 40ª Giornata internazionale del Volontariato, a coronamento di un anno segnato da centinaia di iniziative diffuse, partecipate e trasformative, realizzate grazie al coinvolgimento di oltre 200 realtà del non profit, parrocchie, scuole e gruppi sociali del territorio.
“Il volontariato rafforza la democrazia”
“La Capitale italiana del volontariato è diventata una piattaforma che mette in relazione istituzioni, associazioni e cittadini attivi. È così che il volontariato rafforza la democrazia e costruisce futuro”, ha aggiunto poi Tommasini, sottolineando come si sia consolidato, negli anni, un vero e proprio ecosistema del volontariato, capace di integrare le priorità delle amministrazioni locali con la spinta generativa delle organizzazioni e dei cittadini.
“Il volontariato è una delle infrastrutture sociali più preziose del Paese. Nelle aree interne tiene vivi i servizi e contrasta lo spopolamento; nelle aree metropolitane sostiene le fragilità, integra le comunità e anima la cultura. Ogni gesto conta e produce cambiamento”, ha spiegato Tommasini.
“Eredità che rimarrà nel tempo”
“Palermo ha saputo interpretare lo spirito della Capitale valorizzando il contributo diffuso dei cittadini attivi e delle realtà associative che animano la città. Un’eredità che rimarrà nel tempo”, ha concluso Tommasini, poco dopo aver annunciato che “sarà pubblicato nei prossimi giorni il nuovo bando per la Capitale italiana del volontariato 2027”, invitando territori e comunità a candidarsi per valorizzare il ruolo strategico del volontariato nello sviluppo locale.
Il Capoluogo siciliano passa così il testimone a Modena, città designata come capitale del volontariato per il 2026.
Schifani: “Interpretato un valore costituzionale”
“I dati dell’economia siciliana evidenziano una crescita assai rilevante in termini di prodotto interno lordo e di riduzione della disoccupazione, ma non sempre questo si traduce in un contenimento del disagio sociale. Intendiamo proseguire, con il massimo impegno, nel sostegno delle politiche sociali e di solidarietà”, dice il presidente della Regione, Renato Schifani.
“Le iniziative che hanno animato questo momento di consapevolezza, ma anche di responsabilità, ospitato dalla Città di Palermo hanno offerto un contributo rinnovato e concreto al contrasto verso ogni forma di povertà ed emarginazione, alla tutela della dignità umana, all’affermazione dei diritti umani e alla promozione della crescita delle comunità e delle istituzioni locali”, ha proseguito.
“Cittadine e cittadini responsabili che si fanno carico di chi ha necessità di solidarietà, di un supporto, di attenzione, di un semplice sorriso interpretando un valore radicato nella nostra Costituzione, che riconosce e promuove il volontariato in tutte le modalità in cui esso si manifesta, ne preserva l’autonomia anche se spetta alle nostre Istituzioni definirne con equilibrio i rapporti”.
“Impossibile vivere indifferenti davanti al dolore”
“La valorizzazione delle politiche sociali, della ricchezza del pluralismo sociale e dell’integrazione socio-sanitaria costituiscono per il governo regionale elementi centrali per garantire piena inclusione e tutela della dignità dei nostri concittadini più deboli”, ha aggiunto il governatore.
“Intendiamo proseguire, con il massimo impegno, nel sostegno delle politiche sociali e di solidarietà, in una logica che non individui il volontariato in termini semplificati di mera supplenza o di pura sostituzione”.
Lagalla: “Impreziosita la rete del volontariato”
“Nei mesi trascorsi è stato compiuto un percorso intenso e denso di gratificanti esperienze, che ha visto Palermo e la sua Area metropolitana impegnate ad impreziosire quella rete di solidarietà, partecipazione e generosità che è carattere distintivo del volontariato italiano”, ha commentato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, salito sul palco del Teatro Massimo.
“Il passaggio di testimone da Trento, Capitale 2024, a Palermo ha simboleggiato l’unità del Paese, connettendo gli estremi geografici della Penisola attraverso l’ideale dorsale valoriale dell’impegno associazionistico”.
“Costituiremo una Fondazione di Comunità”
“Durante quest’anno, – ha proseguito il primo cittadino – Palermo e la sua provincia hanno mostrato il loro volto più autentico. Quello di una terra che, da secoli, privilegia l’inclusione e l’accoglienza e che oggi vuole testimoniare di sapersi prendere cura dei più vulnerabili ed emarginati, di non rassegnarsi alla violenza e alla cultura mafiosa, di adoperarsi per trasformare le incalzanti criticità attuali in un fattore propulsivo di solidale cambiamento collettivo”.
“Da qui l’intendimento di procedere, quale eredità permanente di questo 2025, alla costituzione di una Fondazione di Comunità dell’Area metropolitana di Palermo, con l’obiettivo di assicurare efficace raccordo istituzionale e multilivello alle azioni di volontariato”.
“L’odierna chiusura della stagione di Palermo Capitale del Volontariato – ha concluso Lagalla – coincide con una promessa di continuità, che intende confermare il comune e quotidiano impegno per una Città più giusta, resa migliore dall’umanità che la pervade”.
Le altre voci sul palco
Sul palco del Teatro Massimo, oltre ai rappresentanti delle varie associazioni coinvolte, al presidente Schifani, al sindaco Lagalla e alla presidente Tommasini, anche alcuni giovani che hanno rappresentano l’anima di questo anno speciale.
Tra loro: Chiara Runfolo, 17 anni, operatrice volontaria dell’Associazione San Giovanni Apostolo del quartiere CEP, nominata Alfiere della Repubblica 2025 per il suo impegno accanto a bambini, adolescenti e giovani donne in situazioni di fragilità, e Matilda Guagliardito, 18 anni, studentessa del Liceo Garibaldi, che ha iniziato il suo percorso di volontariato durante l’alternanza scuola-lavoro al Centro Astalli di Ballarò.
Durante l’evento, le due volontarie hanno consegnato al Capo dello Stato una targa con il logo “WeCare Palermo”. Realizzata grazie alla co-progettazione con i giovani volontari dell’ottava Circoscrizione. Un dono che richiama lo spirito delle parole di don Milani: «Abbiamo a cuore Palermo».
L’iniziativa
Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025 è stata promossa da CeSVoP, dal Comune di Palermo, dalla Caritas Palermo e dal Forum Terzo Settore Sicilia, con la collaborazione di ONC e OTC Sicilia, Regione Siciliana, CSV Etneo, CeSV Messina e Fondazione Sicilia. Una iniziativa che fa parte del progetto nazionale di CSVnet, che si svolge in partenariato con il Forum Nazionale del Terzo Settore e Caritas Italiana, con il supporto di Anci.
Tra le prime realtà ad aderire nel territorio figurano Auser Sicilia, Avis Sicilia, AGe Sicilia, MoVI Sicilia, Fondazione San Vito, AVO Palermo, People Help the People, insieme al contributo di Gam Palermo, Civita Sicilia e CoopCulture. Una rete ampia, viva e diversificata che ha animato la città per 365 giorni con percorsi educativi, culturali, solidali e inclusivi.

