Palermo Capitale, ma solo tra un po' |Ritardano programma e sito

Palermo Capitale, ma solo tra un po’ |Ritardano programma e sito

La città e la cultura. L'opposizione: "Scarsa programmazione".

PALERMO – Manifestazioni, eventi, la “messa a sistema” delle iniziative culturali della città: le aspettative su Palermo Capitale della cultura 2018 sono tante, ma per il momento ci si deve accontentare di progetti. Su nessun canale di comunicazione del Comune, infatti, è ancora apparso un programma ufficiale, e la manifestazione non è ancora dotata neanche di un portale ufficiale aggiornato. E se l’assessore alla cultura Andrea Cusumano annuncia che il programma verrà presentato il 20 di gennaio, dopo tre settimane dall’inizio dell’anno, le opposizioni denunciano la mancanza di pianificazione da parte dell’amministrazione e lo scarso contatto con i cittadini.

Se si scrive su un motore di ricerca “Palermo Capitale della cultura” l’unico sito a cui si viene rinviati è quello di un privato cittadino, che contiene un testo e una rassegna stampa ferma a luglio. Oppure si finisce su quello del Comune di Palermo, in cui, a parte le dichiarazioni strategiche, le notizie più fresche sono quelle contenute nel dossier di candidatura della città a Capitale della cultura. Non c’è traccia di un portale ufficiale, né di un programma delle manifestazioni previste per questo anno di rilancio della cultura palermitana, né tantomeno di indicazioni utili per turisti in arrivo in città. E bisognerà attendere: la gara per assegnare la realizzazione del portale web e la comunicazione di Palermo Capitale è andata deserta, e la presentazione del programma è stata annunciata dall’assessore alla cultura Cusumano per il 20 di gennaio, a tre settimane dall’inizio dell’anno.

Un modo di procedere che per l’opposizione è segno di uno scarso interesse per la programmazione: “È il motivo dominante di questa amministrazione, – dice Ugo Forello, capogruppo in consiglio comunale del Movimento cinque stelle – chi sta dentro la stanza dei bottoni organizza le cose nel modo che ritiene opportuno, ma il grado di partecipazione delle realtà cittadine e territoriali è uguale a zero. Anche nel campo della cultura si vede un modo di gestire non aperto né condiviso, e questo crea confusione: in tutte le iniziative culturali, la buona riuscita è determinata anche dalla pubblicità e dall’accesso del pubblico, e se non c’è modo di comunicare non c’è successo”.

“Se di cultura dobbiamo parlare, gli eventi natalizi sono la dimostrazione di come regni la disorganizzazione – dice Sabrina Figuccia, del Gruppo misto – L’amministrazione è entrata in un meccanismo di mancanza di risorse reali e di programmazione, rimandando gli eventi culturali del Natale a dopo capodanno, e temo che questo si ripeta su Capitale della cultura vanificando tutte le iniziative. Tutti i gestori turistici lamentano proprio questa mancanza di programmazione e di preparazione all’accoglienza dei turisti, che si riflette anche sulla mancanza di comunicazione sul sito del comune di Palermo”.

Di bassa preparazione all’accoglienza turistica parla anche Marco Stassi, dell’associazione dei consumatori Adiconsum: “La città si presenta in una situazione critica: la raccolta rifiuti non avviene in modo regolare e crea problemi igienici e di immagine, molti marciapiedi del centro sono divelti e rappresentano un pericolo per i pedoni, e la Polizia municipale presidia in modo irregolare le strade, lasciando che in alcune zone si possa trasgredire e causare ingorghi. La preoccupazione dei consumatori palermitani – conclude Stassi – è che presentando in questo modo la città si rischia un flop di Palermo Capitale della cultura. Ho comunicato questi problemi al sindaco Orlando due mesi fa, ma non c’è stato nessun miglioramento”.


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