PALERMO – Un punto di sostanza e di qualità. Un Palermo a tratti anche bello a vedersi costringe l’Inter al terzo pari consecutivo, dando continuità alla preziosa vittoria maturata sul campo del Bologna. Se il successo in terra emiliana poteva lasciare qualche dubbio, la prestazione sfoderata dai rosa nell’anticipo della nona giornata ha solcato una netta differenza di rendimento tra la squadra che prima della sosta era ancora alla ricerca di una propria identità e il gruppo che, finalmente, sembra avere trovato un assetto funzionale a quelle che sono le caratteristiche degli interpreti messi a disposizione di Beppe Iachini. Il ritiro, dunque, si è dimostrato ancora una volta carta vincente: al netto dei quattro punti in due gare, la crescita sul piano del gioco e della personalità appare evidente, probabilmente anche figlia dell’inserimento di alcuni rappresentanti della cosiddetta vecchia guardia.
Facendo nomi e cognomi, il riferimento è a Enzo Maresca e Sinisa Andelkovic. Dopo un’estate turbolenta, il centrocampista sta rispondendo sul campo ai tanti, forse troppi, dubbi esternati da chi non lo riteneva più all’altezza di un ruolo da protagonista. Lo sloveno, dopo due mesi senza mai vedere il campo, ha garantito solidità al reparto arretrato. Alle spalle della linea difensiva, capitan Sorrentino si conferma pedina imprescindibile a suon di interventi decisivi. Contro l’Inter, tuttavia, le luci della ribalta hanno illuminato la prova di Alberto Gilardino. Arrivato in evidente ritardo di condizione, il bomber di Biella ha sin qui lavorato a fari spenti in attesa di ritrovare smalto. Al di là del tocco d’istinto che ha regalato al Palermo il pari, sono i movimenti da attaccante vero a confortare Iachini, come peraltro sottolineato in conferenza stampa dal tecnico ascolano.
Sorrisi meritati al termine di una serata che ha permesso a Vazquez e compagni di tornare a fare punti davanti al pubblico amico, ma la concentrazione deve rimanere alta: la Serie A non concede pause e torna mercoledì con un turno infrasettimanale che impone al Palermo una trasferta da incubo, sul campo del lanciatissimo Napoli di mister Sarri. La differenza di valori tra le due squadre è netta, servirà un’impresa per uscire indenni dal “San Paolo”. I rosanero possono fare affidamento su intelligenza tattica, compattezza e volontà di non interrompere il percorso intrapreso al “Dall’Ara”. Armi che potrebbero tramutare da impossibile a possibile la missione all’ombra del Vesuvio.