PALERMO – No alla richiesta di estradizione e immediata scarcerazione per un cittadino rumeno. Nel suo paese di origine deve scontare una condanna a due anni e otto mesi, ma in Italia le regole sono diverse.
La Corte di appello presieduta da Raffaele Malizia ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Antonino Giallombardo secondo cui, è stato violato il principio della “doppia punibilità”.
Il quarantasettenne rumeno, domiciliato a Ficarazzi, è stato fermato lo scorso 24 ottobre dai carabinieri ad un posto di blocco. Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo: in Romania è stato condannato a 2 mesi 8 per guida senza patente.
La consegna all’autorità estera è ammissibile solo se il reato esiste in entrambi i paesi. In Italia la guida senza patente diventa reato solo in caso di recidiva nel bienno, in Romania anche se il conducente viene fermato una volta soltanto.
Una differenza sostanziale che ha fatto venire meno la possibilità che i giudici italiani accogliessero la richiesta di estradizione.