Palermo, k.o. secondo copione |Prima di Natale sette gare chiave

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29 Ottobre 2015, 11:01

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PALERMO – Non è il caso di fare drammi. Il Palermo esce sconfitto dal “San Paolo” riuscendo comunque a limitare il passivo contro una squadra a tratti incontenibile. Una gara che ha rispettato la trama disegnata alla vigilia del secondo turno infrasettimanale del torneo: Napoli a menare le danze con i propri giocolieri mai domi e con lo sguardo costantemente rivolto verso la porta di Sorrentino, rosanero a presidio della loro metà campo in attesa di un eventuale errore avversario per provare a sfruttare qualche rara ripartenza. L’evidente differenza di valori in campo ha premiato la squadra più forte, che con personalità e merito si è aggiudicata l’intera posta in palio senza dare possibilità di replica all’avversario.

Neppure la prima presenza in massima serie di Brugman, mandato in campo al posto di Maresca, ha cambiato le sorti del match. Nessun calo di tensione per la squadra di Sarri, che ottiene la settima vittoria consecutiva tra campionato ed Europa League rimanendo nel gruppetto delle sorelle all’inseguimento della Roma in compagnia di Fiorentina e Inter. Le gare in cui il Palermo deve fare punti per avvicinarsi al traguardo della salvezza, d’altronde, sono altre. Per esempio, quelle che i rosanero giocheranno al “Barbera” all’inizio e alla fine della prossima settimana contro Empoli e Chievo. Il terzetto di coda formato da Carpi, Verona e Bologna non ha strappato neppure un punto, per cui il vantaggio di cinque lunghezze sulla zona calda è rimasto immutato. Un tesoretto da mantenere, se non addirittura da incrementare.

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Il doppio turno casalingo contro due dirette avversarie rappresenta una ghiotta occasione per dare un’accelerata al cammino verso la permanenza dopo un ciclo di fuoco che, oltre al Napoli, ha opposto Gilardino e compagni a Milan, Sassuolo, Torino, Roma e Inter, con la parentesi bolognese che ha portato in dote una vittoria pesantissima. Ottenere sei punti contro Giampaolo e Maran garantirebbe ai rosa la possibilità di affrontare con relativa serenità il doppio confronto con Lazio e Juventus, prima di chiudere l’anno sfidando Atalanta e Sampdoria in trasferta e Frosinone tra le mura amiche. I margini di errore sono minimi, la concentrazione deve rimanere alta. Nelle ultime sette gare dell’anno il Palermo si gioca una fetta importante di salvezza.

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29 Ottobre 2015, 11:01

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