Palermo, la Lega incontra Lagalla: “Basta cambi di casacca”

Palermo, la Lega incontra Lagalla: “Basta cambi di casacca, la giunta…”

Il sindaco avvia le consultazioni sul rimpasto

PALERMO – Hanno preso ufficialmente il via le consultazioni volute dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, con i partiti del centrodestra. Incontri tra alleati con cui l’ex rettore tenta la difficile impresa di trovare la quadra sulla giunta di governo: Forza Italia chiede il cambio di due assessori, la nuova Dc una poltrona in più, Fratelli d’Italia vorrebbe lasciare tutto com’è. Una discussione in cui la Lega finora ha avuto un ruolo più defilato, eppure è stato proprio il Carroccio ad aver “inaugurato” i bilaterali col primo cittadino.

L’incontro con Lagalla

“Abbiamo parlato dei problemi della città e del lavoro che si sta facendo dopo la disastrosa gestione di Leoluca Orlando – dice a Livesicilia Annalisa Tardino, europarlamentare e coordinatrice regionale dei leghisti siciliani -. Finalmente è stato approvato il bilancio consuntivo e da parte dei nostri ministri, da Matteo Salvini a Giancarlo Giorgetti, c’è piena disponibilità ad aiutare la città. Con Lagalla abbiamo parlato di Palermo e di come lavorare insieme”. Inevitabile però che durante l’incontro sia venuto fuori anche il tema del rimpasto che, in questi giorni, tiene banco: “Se il sindaco dovesse decidere di farlo, la Lega come partito di governo farà le proprie considerazioni”.

Tardino: “Chi cambia partito tradisce i cittadini”

E dire che questi ultimi mesi non sono stati facili per il Carroccio a Palermo: alle ultime Comunali il partito ha superato di un soffio lo sbarramento eleggendo tre consiglieri, di cui però uno (Salvo Di Maggio) è già traghettato nella nuova Dc di Totò Cuffaro. “I cambi di casacca non sono un danno ai partiti ma alla credibilità della politica – commenta la Tardino -. Se la Dc fa campagna acquisti a danno della Lega non fa un’operazione utile al territorio ma dimostra solo la politica di chi speriamo non sia più votato dai cittadini. Io sono una sostenitrice del vincolo di mandato perché se vieni votato in una lista è perché si presuppone che porterai avanti il programma politico del partito che ti ha candidato: se vai altrove non tradisci il partito ma i cittadini”. Considerazioni utili a smentire la tesi che qualche alleato, in questi mesi, ha fatto circolare e secondo cui i salviani, in caso di nuove defezioni, potrebbero addirittura rischiare il posto in giunta: “La nostra presenza non è legata al numero di consiglieri ma al sostegno dato al candidato sindaco, abbiamo diritto a questo riconoscimento”.

“Anello e Figuccia? Troveranno la quadra”

Il Carroccio è peraltro scosso dalla diatriba interna fra il capogruppo Alessandro Anello, che aspira alla poltrona di assessore, e chi la poltrona la occupa attualmente, cioè Sabrina Figuccia. “Conosco entrambi e sono ottime risorse per il nostro partito – dice la Tardino gettando acqua sul fuoco delle polemiche -. Anello ha gestito le Amministrative e ha contribuito a far raggiungere il quorum alle Regionali, un dirigente apprezzato anche da Salvini, e Sabrina è una donna seria e di spessore che, come il fratello Vincenzo, lavora benissimo. Ci sono dinamiche fra loro che vanno chiarite, qualora servisse, e siamo sicuri che sapranno trovare la quadra insieme a tutti noi”. Smentita anche l’ipotesi che Anello possa lasciare il partito, nel caso in cui non entri in giunta: “Valorizzeremo i nostri dirigenti, conosco Alessandro da molti anni e non è uno che passa da un partito all’altro. Aggiungo che tanti oggi guardano alla Lega con grande interesse e non escludo che qualcuno possa avvicinarsi”.


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