PALERMO – Vivono in un limbo. Il green pass gli è stato sequestrato perché sarebbe stato rilasciato in virtù di una delle finte vaccinazioni scoperte dai poliziotti della Digos. Sono 49 quelle emerse nell’inchiesta della Procura di Palermo che ha portato, nei giorni scorsi, al nuovo arresto per l’infermiera Giorgia Camarda, dipendente dell’ospedale Civico che faceva straordinario all’hub della Fiera del Mediterraneo.
Alcuni dei protagonisti delle finte vaccinazioni, però, hanno portato come prova contraria i test sierologici. Dagli esami emerge la presenza di un numero di anticorpi elevato che non deriverebbe né dal contagio da Coronavirus, né dalla somministrazione della prima dose. Insomma, sono convinti di avere fatto la seconda dose. Eppure l’infermiera è stata filmata dalla telecamere mentre scaricava il contenuto della siringa in una garza.
È il caso di un avvocato che fa anche la professoressa. Tramite il suo legale, Alessandro Martorana, la donna presenterà ricorso al tribunale del Riesame contro il sequestro del green pass. Il motivo è duplice. Primo: può un sequestro penale intervenire in un procedimento amministrativo qual è il rilascio del green pass?
Secondo: il test sierologico conferma la presenza di un numero di anticorpi elevato. La persone che, a sua insaputa è stata coinvolta nelle finte vaccinazioni, pur essendo favorevole al vaccino ora teme di farsi somministrare una nuova dose vista la presenza degli anricorpi.