PALERMO – I beni valgono quattro milioni di euro e passano definitivamente al patrimonio dello Stato. I finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria li hanno confiscati nelle provincie di Palermo e Udine ora che è diventato irrevocabile il provvedimento emesso dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale nei confronti di alcuni eredi di Domenico Graziano.
Agli eredi di Graziano, ritenuto un esponente di vertice del mandamento mafioso palermitano di Resuttana, dopo un ricorso e un controricorso, vengono tolte tre imprese edili e il relativo compendio costituito da 26 immobili e 16 rapporti bancari.
La scalata imprenditoriale dei Graziano sarebbe stata spinta dalle famiglie mafiose dei Madonia e dei Galatolo, alleate storiche dei corleonesi di Riina.
Domenico Graziano, deceduto alla fine del 2013, è stato tirato in ballo da diversi pentiti. Poi la scelta di trasferire parte dei suoi interessi a Udine.