Palermo, morte in clinica: "Mancata diagnosi", medici condannati"

Palermo, morte in clinica: “Mancata diagnosi”, medici condannati”

A perdere la vita nel 2014 fu un uomo di 48 anni

PALERMO – Sarebbe stata una mancata diagnosi a provocare la morte di un umo di 48 anni. Se i medici della clinica Noto, secondo l’accusa, avessero eseguito gli accertamenti corretti Giuseppe Parrinello si sarebbe potuto salvare.

Senza la corretta diagnosi, infatti, non sarebbe stata attivata la giusta profilassi. Il giudice per l’udienza preliminare Nicola Aiello ha condannato Giuseppe Amato, Vincenzo Abbadi e Luana Lipari, in servizio nell’unità funzionale di Medicina generale della clinica il 23 novembre 2014, giorno in cui avvenne il decesso. Erano imputati per omicidio colposo. La pena è stata sospesa.

Ha retto al vaglio del giudice la ricostruzione del procuratore aggiunto Ennio Petrigni e del sostituto Renza Cescon. Ai parenti della vitti, parte civile con l’assistenza degli avvocati Roberto Mangano Marco Passalacqua, dovranno essere risarciti ma nel corso di un altro processo in sede civile.

I difensori degli imputati hanno sempre respinto le accuse, sostenendo che il decesso fu provocato da un’infezione che non avrebbe potuto essere diagnosticata. Si trattava di una endocardite batterica.

Parrinello aveva avuto diversi segnali, fra cui la febbre alta. Gli furono somministrati degli antibiotici che non sortirono gli effetti sperati.


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